giovedì, aprile 12, 2007

Il libro degli iPiroga - 30(e ultima) puntata

...Merdino vide scivolargli di fianco il corpo senza vita di Cigliegina Hawkeye; Pitone continuava a strisciare, ma gli altri erano ormai sempre più vicini.
Fermò un istante lo sguardo per poterli osservare: sull'altare violato i tre superstiti erano immobili, come sospesi nel vuoto; per terra i corpi di Rodrizio e i due cyborg, Harpo e Baro.
Irreprensibile era in uno stato di semiincoscienza, quasi stesse sognando; guardava fisso, lontano, verso il deserto.
Mister Cane, di soppiatto, ogni tanto, faceva segno a Pitone di avvicinarsi, con chissà quali intenzioni. Il serpente gli aveva intimato di non scendere dal suo dorso : il bambinetto poteva ancora essere utile. Ed infine Max Carpone, gli occhi bassi, piegato su sè stesso.

Il serpente si fermò.
Merdino vide davanti a loro lo shotgun del cacciatore di taglie; lo shotgun che si era portato via l'anima di Rodrizio. Pitone non aveva braccia: con quei moncherini uno shotgun non si poteva usare facilmente. Fu allora che il bimbo comprese. Il pitoncello l'avrebbe di nuovo ipnotizzato, ma questa volta non per raggiungere un pozzo, ma per uccidere.
Per la prima volta nella sua vita Merdino giocò di anticipo, chiamò a gran voce Mr.Cane e gli urlò:
"il serpente vuole tradirti, mi ipnotizzerà per farmi usare lo shotgun e sparare. Ma non al cuoco. I proiettili saranno per te, me lo ha rivelato , l'ho sentito con queste orecchie."
Spifferare può salvarti la vita.

La reazione a quelle parole non tardò ad arrivare. Ma non fu Mr.Cane ad usare il fucile : fu L'irreprensibile. Ma con il manico, perchè i proiettili sono il male del mondo.
Mentre Mr.Cane rovinava a terra, Merdino si allontanò dal serpente, che dalla rabbia si era tutto gonfiato, fino a scoppiare: avrebbe rincorso il moccioso e lo avrebbe stritolato.
Merdino fece l'errore di sentirsi in salvo e smise di correre, fermandosi appena superato il corpo di Rodrizio: fu allora che Pitone lo agguantò. Era finita.

E invece no. Pitone si senti afferrare da dietro. Esatto. Proprio da dietro.
...



...
Era Il brasileiro.
Irreprenibile sbuffò, agitandosi sul sedile, quando notò che nemmeno in sogno riusciva davvero a liberarsi di lui.
Rodrizio afferrò il serpente con le ultime forze che gli erano rimaste in corpo e se lo cacciò tutto in gola, masticandone il più possibile.
Merdino era salvo. Ma non poteva fare più nulla per evitare che il suo salvatore morisse soffocato, invece che per la ferita sanguinolenta.
Nello stesso tempo, Carpone si rese conto che non poteva più rimanere in quel luogo : aveva svolto il suo compito ed estraendo un bottiglino di curry cominciò a spargerlo intorno a lui.
Fece l'occhiolino all'Irreprensibile e spari in una nuvola di curry, portando con sè Mister Cane, ancora stordito dalla botta in testa.
Il cuoco che tanto tempo fa era entrato nelle loro vite ne era finalmente uscito, lasciando dietro di sè morti e inquietanti segreti, chissà quanti non ancora svelati. Merdino e Irreprensibile si guardarono : erano rimasti da soli, e anche il rombare delle moto era cessato. Della venuta dei centauri rimaneva solo il fumo nero della cadillac di Mr.Cane, bruciata.

L'irreprensibile pensò che avrebbe ucciso tutti quei maledetti finocchi come Max Carpone in un futuro non lontano, perchè l'omosessualità è una malattia. Non rivolse parola al bambinetto che aveva sventato il piano di quei due strani tipi, perchè gli ricordava molto il bambino del ping pong. (Quale bambino del ping pong? Corri a leggere episodio 11)

Si caricò in spalla i corpi di Baro e Rodrizio, col serpente che ancora mezzo spuntava dalla bocca, e se ne andò da quel tempio di quel materiale del cazzo.

Merdino rimase da solo con la carcassa del cacciatore di taglie e quella di Harpo. Era solo, spaventato, sporco, ma soprattutto si sentiva sporco dentro.
Ma era vivo, e soltanto quello contava. Lo sceriffo si sarebbe smerdato nelle mutande a sentire la sua storia: non vedeva l'ora di tornare a casa.

Irreprensibile, avviandosi verso l'aereoplano e sentendo riaprirsi la cicatrice nel culo, si domandava che cosa avrebbe potuto scrivere nel libro degli iPiroga. Avrebbe parlato bene dei suoi due amici che non c'erano più, avrebbe infangato per sempre il nome di quel cuoco finocchio, avrebbe raccontato con interesse di quegli strani individui che avevano cercato di ucciderli vendicando antiche offese subite; non avrebbe neppure menzionato il bambino. O forse si, magari dandogli un nome spregevole, come Merdino, e se ne sarebbe burlato. E, giunto alla fine, avrebbe scritto queste testuali parole, imitando Esopo che nelle sue fiabe dispensava pillole di moralità:

LETTORE, NON DARE MAI CONFIDENZA AD UN CUOCO GAY, MA NEPPURE AD UN CUOCO ETERO, PERCHè I CUOCHI NON SONO SOLO CUOCHI, SONO ARTISTI, ARTEFICI, CREATORI, SCIENZIATI...PADRI.

L'irreprensibile si svegliò urtando con la mano qualcosa di duro: era il cambio.
Era la terza sera che dormiva in macchina e che prima di coricarsi sul suo sedile pasteggiava con peperonata ai quattro formaggi. Si svegliò nella puzza di orina secca. Nel delirio del sogno, aveva scambiato il sedile di fianco per il cesso. Stordito, si domandò soltanto perchè era stato proprio il suo personaggio a sopravvivere. Ma aveva fame e rispedi' la domanda da dove era uscita, liquidandola con un "il sogno è mio e decido io chi muore e chi no". Ora doveva solo aspettare che venisse mattina, e avrebbe potuto assaporare di nuovo quella prelibatezza.

L'insegna del piccolo ristorante d'un tratto riprese a lampeggiare: Irreprensibile era il loro miglior cliente; specialità tortini di melanzane e peperonata ai quattro formaggi.

Il cuoco era ancora in cucina, a finire di pulire, ma non era solo: in un angolo il fido cane stava mordicchiando una vecchia tuba.

La scritta illuminava lo spiazzo dove Irreprensibile aveva lasciato la macchina la sera prima, e ci si era ficcato dentro.

"Chez Max"

4 commenti:

Baro ha detto...

morale della favola: diffidate delle peperonate ai quattro formaggi

Anonimo ha detto...

diffidate anche dei quattro cantoni!

Anonimo ha detto...

voi non avete visto niente

Anonimo ha detto...

poteva rimanere offeso