venerdì, gennaio 26, 2007

L'UOMO CHE NON VOLEVA SCRIVERE UN POST

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah?
ma che colpa abbiamo noi? sicuramente no sicuramente no il mio sogno non era fare l'avvocato?
e il tuo?
mamma voleva suonassi il violino?
l'insegnante di violino voleva suonare con Joe Satriani?
Joe Satriani voleva suonare l'insegnante di violino?
a queste domande completamente sconnesse tra loro non possiamo certamente dare una risposta o dare un consiglio
se non per l'ultima:
non esasperate con le voste richieste (anche se sapete suonare discretamente il violino) i chitarristi del nostro tempo.
Frédéric François Chopin non era un chitarrista e non è del nostro tempo quindi lo potete esasperare. (I like Chopin)
E soprattutto il suo vero nome era Fryderyk Franciszek Chopin quindi avete sbagliato persona.
Mi appello al quinto emendamento.
Avete preso un granchio signori miei: "Ariel, ascolta, il mondo degli umani è un pasticcio...la vita sotto il mare è meglio di qualsiasi cosa abbiano lassù!"
Ma dov'è l'unità di questo parafrasare sconnesso e disarmonico?Ci sono troppe cuspidi, troppi punti angolosi e troppi flessi verticali.Poche anastrofi e pochi chiasmi per via della poca attenzione durante le ore all' asilo infantile frequentato fuori corso.
Il problema è qui: a monte!Bisogna ricominciare daccapo: cosa fatta capo ha ma tra il dire e il fare cè di mezzo il mare...eh già un tempo qui era tutta campagna...tanto spazio libero!sarebbe stato molto più facile edificare un post ex novo!esse est percepi!Ma perchè perdersi d'animo?Animo uomini!Animo pirati, filibustieri, corsari affascinati dietro mille boccaporti di madreperla nati sotto lo sbattere frustrato e frustrante di questi 26 tasti plasticosi.Rimbocchiamoci le maniche; sudiamo le sette camicie dei sette nani:

venerdi, gennaio 26, 2007

L'uomo che non sapeva scrivere un post

...e che non sapeva fare mille altre cose ma comunque ci provava, e provando e riprovando intimamente sentiva un lieve ma meritato miglioramento, perchè l'uomo che non sapeva scrivere un post parte indietro, ma con un vantaggio: non sa scrivere post ma scrive cose molto lunghe, cose molto articolate, cose che alla fine risultano essere...post.
Magia dell'antiestetico?

lunedì, gennaio 22, 2007

4 8 15 16 23 42

inerme
gracile come un bambino gracilino di una gracile novella del gracile Charles Dickens
vero Napoleon?
hai conquistato le Alpi e le piramidi il Manzanarre e il Reno e adesso ti aspetti anche ch'io voti per Pedro
e ti aspetti bene
non è questa la scapigliatura lombarda
non sono questi gli spazzolini che spazzolano anche la lingua
non è la pubblicità di una tinta il "memento mori"
è solo che a me profetizzò cosi' un anziana Sabina agitando l'urna ripiena di ceneri e di lamincard di rayquaza e di Dave, l'amico immaginario di Hurley, un giorno di pioggia ma senza Andrea e senza Giuliano e senza incontrare Licia per caso: " a te non ferirà un seccatore la cui lingua è pari alla spada, ma ferirà un mal di testa fuori dal comune il giorno in cui, calcando sul capo una bionda parrucca ed indossando una tutina arancione senza motivo urlerai a squarciagola: RASENGAAAAN!!!"

domenica, gennaio 21, 2007

Salve o popolo di eroi

Rodrizio, prendi le dita in mano e scrivi:
snl, spa, spqr!
Canta ciò che vuoi, ma fallo presto. Non vedi che già ti si invecchia il membro!
Orsù gridi, siccome quello è immobile, ma non capisci? Devi scrivere: devi farlo per i bambini che leggono iPiroga; io lo farò per le bambine. Amico, con gioia dividiamoci i compiti, il più fiduciosi possibile nell'avvenire, dimentichiamo la congiuntivite cronica e le ossa rotte; celebriamo dunque un rito in onore della fonte sacra di Piazza Marconi, che tante volte in passato ci regalò morbida schiuma per le nostre abluzioni pomeridiane, infatti il mattino eravamo impegnati a scuola; e quindi nel Gange delle promesse, vi dico che la saga dell'Arte tornerà, un po' per non morire, un po' per vanità.

Inno alla vanità

Vanitàs lussuriona,
porca impavida comune a vecchi e poveri,
a ricchi e a impavidi
pescatori di elemosine nei profondi abissi della fonte di piazza Navona,
spargi il tuo seme gemello di egocentrismo,
tuo adulterino e incestuoso amante,
e facci essere, ma solo per noi
dei bambini speciali,
dei veri coglioni.

sabato, gennaio 20, 2007

Uomo

Secondo nell'arte del Pinball, scondo solo a me stesso.
Lo so, sono proprio un genio, il dottor House del flipper. Sono io. Ma chi è dottor House? Non venitemi a dire che esiste altro nella vita, oltre al pinball, non venitemi a dire niente, tanto non vi crederei, tanto non vi crederò, tanto non mi interessa: la volubile folla dei Quiriti, l'umile popolo sempre più umiliato e offeso, il mondo che se ne va a puttane; è estate e fuori nevica? E allora?
E allora mesci, o servo, calida cioccolata.
Commissione esterna e matematica?
Mesci, o servo, calida cioccolata.
Le donne?
Mesci. Fottitene. Svuota la mente. Non ci sono esami. Non c'è tutto un mondo intorno. Bevi la cioccolata. E gioca a pinball. Pirla.

martedì, gennaio 16, 2007

oltre la barriera del tuorlo

Entro nell'edificio, che adesso si scorge in chiaro anche su google maps, mi siedo nel mio banchetto e lo trovo per la prima volta sproporzionato, sentendomi come una meraviglia nel paese delle alici, ma non nel senso che cè puzza di pesce, nel senso che la sensazione è che ci sia qualcosa che stona.E forse a stonare è proprio quella piccola scritta, infima come un geroglifico maya, a lettere chiare chiare come mi immagino possa dipingere Paul Van Dyke la sigla dell'ape maya.E' una scritta irreprensibile, dice: et in arcadia ego.A nulla vale suonare la song of storms per lavare il monito d'inchiostro, inutile scrivere post kilometrici come al solito per sopperire a quello che l'intelletto non può colmare, la scirtta mi attira verso di sè nel vortice pachidermico, un coro di uomini baffuti e coronati da una piuma sul cappello sul cappello che noi portiamo canta "Come ride with me through the veils of history" e ancora: "Roma bella, tu, le muse asfalto lucido, monetina e voilà c'è chi torna e chi va la tua parte la fai, ma non sai che pena mi dai...it's such a fade to grey: it's the Ace of spade!" ed intanto che entro nel vortice il multiverso scorre in orizzontale; una supernova in fiamme che non conosce il senso del tempo o Edoardo Raspelli mi avvicina e dice: "lo sai perchè i dinosauri si sono estinti?" No "perchè erano ghei!" ma io non le dò peso, anche perchè la cosa non mi interessa, e la mia forza di volontà mi trascina verso la forma di un uovo in padella: il centro dell'universo. Frasi di verità in rot13 mi scorrono davanti al viso, un istante alla volta, frasi come "ha tnggb r han chypvan pur fv nooenppvnab" e "fbqqvfsner yn ibtyvn qv shatuv sevggv".
E cosi entro al centro dell'uovo: il tuorlo.
la gigantografia di me stesso prende il sopravvento sul centro dell'universo: cade la quarta parete ed accendo a spettacolo iniziato: gli animali se ne sono andati tutti, solo un serpentello, un pitone macrobiota, mi aspetta accanto allo stargate per dirmi ancora qualcosa...dice:
"felisce"
"aspetta non dirmelo...gregory house vale qualunque attesa?"
"no" e scompare
La verità è là fiordi.

lunedì, gennaio 15, 2007

Senza parole

Zeus non piove:
una tempesta infibula il cielo
e sulla iPiroga si riversa una pioggia che inaridisce e che cancella le ispirazioni: pioggia acida o acidità di stomaco potrebbe chiedere l'arguto Pezzaglia; ma non lo chiede, chissà perchè. Sarà il ritorno a scuola, sarà l'aria, sarà il caffè, sarà che non ci sono più le mezzestagioni e ormai neanche più le stagioni: saranno contenti i banali che ora avranno un nuovo argomento di conversazione; sarà la concorrenza cinese a fiaccare le nostre preziose idee, sarà il 100% arabica che poi è solo aroma e niente corpo, sarà la pirlateria che offende i perbenisti della rete, sarà che Prodi è il re Sole della reggia di Caserta, sarà una di queste cose o qualcos'altro.

Ma insomma Poppea aiutaci tu, a noi iPiroga, infondo siamo sempre stati cattivi.

venerdì, gennaio 05, 2007

a volte ritonnano

splash
un tuffo dove la plastilina è più blu
e improvvisamente l'albero azzurro non è più solo, non è più sodo, non è più sordo alle richieste di chi voleva Lavinia 9 nuda, di chi voleva sia i barbapapà che i barbapapacs, di chi per colazione mangiava Tonnio Cartonnio o libri di cortigiani che spiegavano l'estinzione dei dodò e la loro comparsa sul mercato.Aggiungete zucchero, cannella, giovincelli che giocano a re boia, e boia che ghigliottinano boia in un'onirica versailles del west (senza re e senza lusso), saltando su un fosso mentre pensate ai tachioni e agli Uroni, al dire e al fare, alla lettera, al bacio e al testamento della lanterna verde e non otterrete niente di ciò di cui andrò a parlarvi, ma sarete creativi di per voi stessi, perchè se è vero che a volte ritonnano, allora beccatevi questa:

mercoledì, gennaio 03, 2007

Giù la testa

Una melodia di tamburi giapponesi riempe l'aria e scassa il cazzo, i vicoli si popolano di gatti pechinesi armati, la lotta senza quartiere contro i porci topi è appena cominciata. I pacifici abitanti del borgo chiudono le persiane e il vecchio Sbob, il barman del saloon di fronte, toglie gli specchi dalle pareti. Intanto Jenny, la ballerina cantante seduta al pianoforte intona una cauta ninnananna volta a non arrapare troppo i rozzi avventori del locale: il vecchio parroco gliel' aveva detto di stare attenta, le aveva raccontato la fine della sua predecessora, il peccato, la carne, il sangue e le budella; beviamoci sopra, poi le aveva detto, e sorseggiando liquido dorato intanto le aveva posato laidamente una mano sulla gamba, e continuò a berci sempre più sopra, fino all'indomani mattina, la mattina di oggi, giorno maledetto. Lo sceriffo dalle pistole di plastica non avrebbe visto: la marmellata della nonna sarebbe stata rubata ancora una volta.