mercoledì, aprile 11, 2007

Il libro degli iPiroga - 27 puntata

...Questa volta a tingere la felpa non fu il sugo, ma il sangue.
Rodrizio cadde come una goccia di cera sull'alabastro.

"Fuoco agli indiani!" urlò Irreprensibile nelle orecchie di Baro, tirandosi fuori la rivoltella dalle mutande, ma in un attimo la navata centrale era già piena di piombo.
La vecchia Bezzy, il fucile-mitragliatore che Baro teneva nell'avambraccio destro, faceva ancora il suo dovere. E anche Baro faceva il suo dovere: era progettato per questo.
Perchè Baro era un cyborg.Lo shotgun di Hawkeye non poteva più nuocere a nessuno adesso.
Rodrizio sollevò lo sguardo insanguinato verso Irreprensibile e Max, ora vicini.
"Sapevo già da molto tempo che Baro non era un bambino come tutti gli altri.Per questo li ho attirati qui, scoprendo il nostro rifugio: per finirla una volta per tutte.Per vincere le nostre paure.Gli errori che uomini senza speranza sanno solo chiamare irrimediabili. -altri cacciatori di taglie intanto, sciamando come cammionisti stanchi sulle piazzuole, riempivano l'entrata dell'edificio con un brusio di caricatori. -Le persone di tutti i giorni non solo sono persone, le persone di tutti i giorni devono anche essere cuochi se vogliono mangiare, se vogliono vivere.Ma anche i cuochi non sono solo cuochi Irreprensibile: sono artisti, artefici, creatori..."
La vetrata centrale alle spalle di Rodrizio esplose.
"...padri!" Harpo atterrò nel centro della scena in un turbinio di cocci multicolore.
Il volto di Harpo e di Baro era lo stesso, ma ora solo uno dei due provava la paura...

1 commento:

Anonimo ha detto...

meschino