mercoledì, settembre 20, 2023

Me stero

Ipiroga la stramba, ipiroga la vana, ipiroga la pazza. Idea di. Associazioni di.

Ci sono persone che si arrotolano al di fuori della nostra vita come perdendo una dimensione. La scala umana del principio antropico: rimane soltanto ciò che può essere osservato. Sempre che abbia capito cosa sia, il principio antropico.

Credo di notare una leggera flessione del senso sociale, un bisogno ininterrotto di essere dalla parte giusta della storia. Sentirsi i buoni. Molto più importante che esserlo. Molto più facile da definire.

Ho come la sensazione che un tempo si volesse piuttosto essere dalla parte vincente della storia. Il pendolo ha oscillato e come sempre non si è fermato dallo zero. Leggo pubblico incanto ma capisco soltanto incanto del pubblico e immagino Gigi Sabani ipnotizzare la folla come serpenti nella cesta. Ci siamo. Distratti mentre il pendolo oscillava. Comincio a non ricordare. Più. I sogni.

Leggo dei commenti di YouTube, di Reddit, che sembrano scritti da ChatGPT. Forse è proprio così. Comunque sia è una constatazione terrificante; mi consolo pensando che a turno siamo tutti cretini.

I bisogni ininterrotti sono il veleno? Non lo so. Forse la cura. Assi su un baratro sempre più piccolo e profondo. Un tempo qui era tutta campagna. Stasera non ceno. La dieta e il bisogno come poli opposti dello stesso fallimento globale: la globalizzazione. Non siamo pronti, non siamo cotti: questa Babele di un solo piano ci sta già crollando addosso prima di crescere. Il mondo è troppo liscio, privo di asperità più di qualsiasi cosa liscia al mondo, in proporzione.

Barbie babele, per lui e per lei. Noi e i nostri pronomi. Loro e i loro. Tutto fuorché diversi gli uni dagli altri. Arriveranno dalle pleiadi per bere il nostro vino e ingannare l'attesa. Forse idolatrano i nostri stessi idoli. Se esiste un dio denaro si può parlare di politeismo nel caso di valute diverse? Lo zen dello yen. Nell'anno mille e cinquecento avrei scritto dei koan e sarei passato alla storia. Oggi sono passato. Alla storia non penso tanto. Non vorrei essere da nessuna parte. Almeno nessuna di quelle che vedo riflesse nei miei pari. 

Non dalla parte giusta. Non da quella vincente. Dalla mia parte. Come se il futuro si scegliesse come un lato del letto. Inconsapevolmente. Rotolando durante il sonno.