lunedì, febbraio 26, 2007

Brrr

Indiane a pecorina sostengono il totem del capovillaggio, il temutissimo "ardente calumet", gli uomini danzano in cerchio: mi ricorda un po' quando facevo l'asilo. La direttrice dell'asilo era un' incapucciata, sempre vestita di nero, una suora, con la sua cricca di piratesche compagne seviziava noi poveri bambini, cresciuti con una morale cattolica e con la pubblicità del Brancamenta.

Bevi il Brancamenta che ti fa bene,
se no arriva la suora,
bevi se no arriva la suora,
arriva, arriva,
ora arriva,
ti sevizia di violenta

Brancamenta: Brrr...

mokuton hijutsu jukai koutan

un giorno
un immenso potere viene concesso ad una persona:
essa può soggiogare a sè il proprio doppelgänger
può scrivere con entrambo le mani
conosce la fine di Lost
si mette tutte le dita nel naso e intanto detta ad un sordo la recensione del Paradiso Perduto in endecasillabi sciolti e palindromi
mette Gambadilegno in prigione una volta per tutte
subissa di sterco il professor Zapotek
sposa Trudy e con un calcio spedisce l'ultima videocassetta del Dottor Stranamore rimasta integra (le altre le ha polverizzate per realizzare una pasta finissima con cui forgia un ponte che congiunge la terra e la luna e su cui scrive in Verdana "Scusa Mamma") a schiantarsi contro un'asteroide che stava per collidere contro il nostro amato pianeta, raccoglie la videocassetta al volo con la sinistra e la inserisce nel videoregistratore, con la destra intanto ridipinge la Monna Lisa, straccia la vecchia e corregge tutte le enciclopedie scrivendoci sopra "Mona Lisa!"; intanto commosso dalla pellicola piange cosi tanto da creare un nuovo mare tra Alpicella e Campobasso che battezza con il nome "E. Schwarz Tiene II".
è all'apice della potenza.
ma qualcosa lo ferma: il suo immenso potere si è scontrato contro qualcosa
qualcosa contro cui anche lui non può fare niente
anzi
non è solo "qualcosa":
sono gli invincibili signori della natura.
Poichè anche il più potente tra gli esseri umani
non può nulla contro i gormiti!!!!

mercoledì, febbraio 21, 2007

sei gradi di separazione

Pirandello aiutami: ho un dubbio.
Ti rispolvero dagli anni passati per porti una domanda.
...
No, non temo che mi chiedano di te all'esame.
Temo il mio numero di Bacon.
Infatti il mio amico wikipedia dice: "Sei gradi di separazione è un'ipotesi secondo la quale qualunque persona possa essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Tale teoria è stata proposta per la prima volta nel 1929 dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy in un racconto breve intitolato Catene."
E aggiunge: "Il numero di Bacon è un passatempo inventato nel 1994, sulla base dell'ipotesi dei sei gradi di separazione. Si tratta di assegnare ad ogni attore o attrice che hanno partecipato ad un film con Bacon un numero di Bacon pari a 1, ad ogni attore che abbia lavorato con uno della lista precedente un numero di Bacon pari a 2 e così via. Kevin Bacon ha numero di Bacon 0."
E io rispondo: Ma io, che sono attore della vita in questo teatro che è la realtà come tu mi insegnasti, che recito la mia parte e leggo il mio copione, che numero di Bacon ho?
E ancora ti chiedo e aspetto una risposta: che numero di Katsushika Hokusai ho?
E Katsushika Hokusai che numero di Okamoto Taro ha?
E Okamoto Taro che numero di Cary Grant ha?
E Cary Grant che numero di Charlie Brown ha?
...
e tu?che numero di Ipiroga hai?

martedì, febbraio 20, 2007

Quel che penso per Pablo non ha senso

Pablo cammina per strada senza neanche guardare per terra, a dir la verità neanche ha gli occhi aperti; indossa due occhiali da sole neri: vuole che tutti credano che è un investigatore privato sulle tracce del Graal. Pablo non si cura di nessuno: si sente un investigatore privato senza scrupoli. Cerca tutte le scorciatoie, calpestando, sfruttando, facendosi dare una mano e afferrando il braccio con tutto ciò che è allegato, facendo la mano morta, palpeggiando indistintamente donne e uomini, rubando bacetti a ragazzini e a vecchi, a vedove allegre e scolarette tristi.
Ma oggi passando davanti a quesquanti indiani che stavano facendo la danza della pioggia per pochi eurocent ha perso la testa: pensava a che cosa se ne potessero fare degli indiani di valuta europea: comprarsi la droga! -e intanto sentiva il rumore delle monetine- lavarsi il culo con lo Champagne!

Padroni a casa nostra! e paladino della lega lombarda ha sferrato bastonate di qua e di la, incitato dalla cittadinanza, come un gladiatore.
Ora Pablo è contento, è finalmente arrivato in fondo, finalmente, mentre sferrava col suo bastone da cieco fendenti degni di don Raphael, è andato a finire sotto un tram fuori servizio, fra l'imbarazzo generale: non aveva mai visto un po' di fica.

venerdì, febbraio 16, 2007

Il dittongo della paura

Quando non hai internet il computer assume una nuova identità.
Un'identità boriosa. Quando non hai internet e rispolveri i tuoi vecchi capolavori che non ammiri mai ti accorgi dell'importanza di mettere qualche punto ogni tanto. L'importanza di ricordarsi le maiuscole. Di mettere gli spazi, dopo le virgole.
Quando non hai internet se hai un dubbio te lo tieni. Appena ti torna internet apri discussioni a caso su forum di Dungeons&Dragon per risolverli.
Dov'è il molise?
Gli orsigufo sono onnivori?
Con quante enne onnivori?
Quando non hai internet ti senti come la pizzeria Don Carlos senza i chitarristi.
Quando ti torna internet i chitarristi sono entrati.
Sono entrati nel tuo cervello: ora ogni scusa è buona per cazzeggiare, non ti importa del sapore della tua pizza o della musica che stanno suonando ma soprattutto, qualunque cosa tu avessi di importante da scrivere sul blog, te la sei irremediabilmente scordata.


Con quante erre irremediabilmente?

venerdì, febbraio 09, 2007

Nunc est

Ora non bisogna bere, perchè si ha la patente.

giovedì, febbraio 08, 2007

Preghiera ante patentatio

O irreprensibile voglia il dio della motorizzazione che tu prenda la patente senza intoppi,perchè poi.....si va a caccia.

E quel giorno caldo di maggio montati sul volvino dell'irreprensibile i tre caballeros ne presero come se piovesse,ma di quella cattiva.

La verità è là fuori.
Alabala!

martedì, febbraio 06, 2007

Et in Savona ego

storia a grandi linee
inglese boh...
mi manca tutta arte e tutta fisica
e latino manco l'ho riguardato.
Tu viandante, che indugi sulla mia tomba, sappi che non uno strale di Giove
nè un qualche sortilegio, nè un' oscura magia,
e neppure la svedutezza di un ragazzotto che conduceva troppo veloce il suo carretto, mi condussero nel reame del dio Plutone, il ricco.
Mi ha ucciso lo studio; ma cosa dico? La paura di essere cuzzato.

rivoluzione culturale

Nel breve tragitto che separa la cucina dal computer
mi viene un pensiero orribile:
un pensiero di fisica
e penso che siccome non sono conservativo
raggiungere il bagno aumenterebbe il lavoro
quindi tanto vale tenersela.
Tenersela???
Come ho potuto dire una cosa cosi?
Adesso basta
non si può più essere vittime della paura per le interrogazioni
non si può più soffrire per due domandine
bisogna reagire
bisogna riscoprire i piaceri
i piaceri da opporre alle fatiche.
e di piaceri ce ne sono molti
e subito l'animo si allieta.
Ma tra tutti i piaceri
io,
oggi,
in questa sede
chiamo a testimoniare
IL MIELE
e in diretta dalla cornucopia del dio biondo e pagano
vi canto del miele cileno
vi canto del millefiori
del miele di tiglio
del miele forgiato sotto al maglio
di api operaie
di api che platonicamente accettano la loro posizione sociale
e in me ritrovo una rivoluzione
una rivoluzione culturale.

Alla faccia della simulazione di terza prova.

domenica, febbraio 04, 2007

sabato, febbraio 03, 2007

Licenza di scrivere

Lo sapete cosa vuol dire.Perdere lei.Calliopè.Ma nuovo sangue scorre nelle vene.Nuovi campi percorreranno le pecore portatrici della volontà degli dei.Ma la mia anima piange per me per te e per la città contemporanemente,per cui sappi che ho pianto molto e molte vie ho percorso con le riflessioni della mente.Ne prendo una,salgo le scale,sento che il mio scritto sta diventando un polpettone ma mi faccio coraggio ed entro.Apro la porta e ci sono.Sono nei cessi.Ma nello stesso tempo sul divano,joypad in mano.O irreprensibile dalle orecchie portatrici di fuoco quanto tempo era passato.Facility.Ho ritrovato la mia musa grazie a facility,e a temple,e a bunker,a trevelyan.Calliopè mi appare seduta sul cesso,nuda.Sta facendo cadere la merda nel buco ma è bellissima.Mi bacia mi tocca la bacio la tocco.Ma non eccitato.La tocco con mani da scienziato,come uno di quelli che non risparmiavamo irreprensibile.Per sapere se è proprio lei.La merda scorre sulle mie pagine vuote.Le parole salgono su tutte insieme,dal water.E allora ricordo:ricordo i mangiatori di patate di van gogh prima degli altri,ricordo la strega,la diva del sabato sera,ricordo la liguria terra leggiadra,ricordo pontinvrea e le gare di zelda con una bambina molto più piccola di me,ricordo la nebbia,la pioggia,e ricordo la luce,la luce del monitor.Dove stava andando la mia vita?A spasso da sola,ho lasciato anche il sombrero a casa,ma niente paura,eccomi qua.iPiroga again....with facility.
Lo senti questo canto,Calliopè?

Camoirano ti amo

Sei un magnete, guardati: hai la proprietà di attrarre la limatura di ferro.
Hai un polo e di limatura ne hai abbastanza. E allora ti metti a cercare il tuo magnete corrispondente.
Ma i magneti corrispondenti si respingono, e allora inizi a cercare un magnete opposto, e più opposto è, e più ti attrae. Com'è strano l'amore secondo la fisica meccanica.
E io che sono un uomo, e che di segatura ne ho abbastanza?

venerdì, febbraio 02, 2007

Giù nel cybersfarzo

Eravamo i caballero della rete.i re cowboy del cyberspazio.poi ci fu l'incidente di Case, e tutti lasciammo perdere, inseguiti dalle multinazionali e dai loro chip, chip impiantati nei nostri fegati, fegati fegati spappolati, chip che volevano impedirci di tornare là: giù nel cybersfarzo...per non parlare dei chop.
Ma dopo anni di fughe e di falsi ricatti volevo farla finita da eroe, farla finita tornando ancora una volta nella sierra di dati, tra le chat cangianti, dove potevamo rotolare in salita sentendoci magici ancora una volta.
Scelsi Habbo, la prima delle nostre scorribande fandango.
E chiamai lui: l'Irreprensibile.Il compagno di mille frodi di furni andate a male.Però non venne: preferiva House all'avventura.
Tornare laggiù subito fu un pò come entrare nella scatola della cacca di Piero Manzoni
poi mi ci abituai, ripresi confidenza con le forme, creandomi una nuova identità...cercando di riedificare il mio antico simulacro...senza tuttavia riuscirci...
faticai a riprendere confidenza col sistema...tutto era molto cambiato in nostra assenza...
Tuttavia qualcosa non cambiava: la bobba.
La bobba era il grande paradosso del politically correct: la morte della comunicazione.
Con la bobba poi non si riesce a cantare Vasco.
E fu allora che mi chiesi se la parola "bobba" si poteva dire o se anche essa veniva censurata e sostituita con il meno volgare "bobba". E capii che questo genere di discorsi, insieme all'antico dibattito "è nato prima il furno o il filosofo di nome Hegel?", andavano fatti lontano, molto molto lontano...o non fatti affatto...o fatti a fette?

Cybersfarzo trema: sono tornati i tre caballeros!

giovedì, febbraio 01, 2007

Requiem

Mi prediceva un giorno l'oracolo dei Lego codeste atrocità: che Hitler sarebbe morto, che un travestito sarebbe entrato in parlamento e che mi avrebbe colto l'andropausa della scrittura; la prima cosa non tardò a manifestarsi dal momento che era già accaduta, per la seconda ci volle un po' più di tempo, ora, cosa terribile a dirsi, si è verificata la terza. Inutile guardare i giochi di luce di una rara lampada marocchina, inutile leccare le targhe delle automobili e diventare tutto naso per riempirsi i polmoni di puzza di copertone bruciato; tutto inutile; neanche strofinare le palle sulla carta vetrata ti aiuterà. E la zingara è soltanto un trucco; da pochi euro, comprato all'Oviesse.
L'arte è morta, mi dedicherò al fai da me e al bricolage, il meno possibile fiducioso in una fantomatica risurrezione.