martedì, maggio 22, 2012

Pour faire le portrait d' un oiseau

Come fare il ritratto a un uccello; consigli di Jacques Prevert.

Dipingere una gabbietta:
lasciarla aperta;

poi: dipingere qualcosa di grazioso,
senza pretese.
E di bello,
che gli possa servire.

Adagiare la tela ad un albero,
in un giardino, in un bosco o in una foresta;
voi dietro, nascosti,
senza fiatare, immobili.
A volte arriva presto,
altre non si decide.

Non perdere la speranza:
la riuscita del quadro non dipende dal tempo d' attesa;

sperare per anni se occorre.
Se arriva.
Quando arriva:

rimanere in silenzio; quello entra nella gabbietta.
Quando é dentro:

disegnare una porticina.

Poi, una ad una, cancellare le sbarre.
Senza sfiorargli le penne, con cura.

Dipingere per lui le fronde più belle,
la brezza silvana,
un po' di polvere di sole
e l' accordo delle cicale nella calura d' estate.

Se l' uccello non canta,
segno nefasto: è un quadro che non si può vedere.
Ma se canta è un buon segno,
è il segno che è venuto il momento di firmare.

Fregate una penna all' uccello
e scrivete il vostro nome in un angolo della tela.

3 commenti:

pitone ha detto...

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poeta