domenica, ottobre 02, 2011

La quintessenza

Dopo la fiera del male, il fantasma dell'Opera Pia, la logica della trilogia e dopo tre terzi, quattro quinti eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.
Come il pentagramma, la stella a cinque punte, come la mano e come le quinte teatrali, la quintessenza nasconde in se l'eccesso di un compimento: una sovrabbondanza di sicurezza, una riconferma che svolga al contempo il ruolo di elemento, di legante e di insieme.
La sua è sempre stata una presenza prefigurata, presentita, prospettata in un futuro sempre presente in potenziale e mai atteso: tempo al tempo.
Ma quanto, in che modo e quando questo tempo sia passato non spetta a me giudicarlo. La quintessenza è il ripasso di gesti mai compiuti, la ripetizione di novità sempre nuove.

Prefazione a cura dell'abate Faria

Si china sul ruscello montano, digrignando i denti nel fastidio che il freddo gli procura.
E' dissetante. Ma i suoi occhi non sono rilassati, non si chiudono grati su se stessi, concentrando l'attenzione sulla sensazione felice di bere dell'acqua.
Si spostano rapidi, spigolosi, irrequieti sulla cresta frastagliata che sovrasta la valletta. Non c'è niente in particolare che alimenti la sua allerta, ma il pericolo, si sa, non sempre indossa le stesse vesti.

Una reminescenza scuote il suo campo visivo: la sensazione dell'acqua sulle labbra gli riporta in mente sfuggenti figure marine, uomini pesce in marcia nelle profondità oceaniche. Stringe i pugni, grattando il muschio via dalle rocce, strappando fili verdi e sottili dalla terra: un sapore metallico gli lambisce le gengive, facendo balenare ricordi di tramonti e scalinate sul mare.

Un altro sorso, un'altro scossone e una raffica di tramontana gli scuote i capelli, che si allungano e si accorciano attorcigliandosi di momento in momento. Un soffio ricolora zone assopite di un ceppo bruciacchiato, innescando la fiamma di un faro.

C'è un bambino, molti anni prima, che urla di gioia e terrore tra le mura di casa: è un gesto barbarico, annoiato, ferino, oltraggioso, subacqueo, quasi scimmiesco.
Ma è un urlo liberatorio, sta guardando i cartoni animati.
Hai mai sentito il cosmo bruciare dentro di te?

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono i cavalieri dello zodiaco hanno nomi importanti sono forti i nostri eroi