venerdì, ottobre 10, 2008

Il fantasma dell' Opera Pia

Un anno e quattro giorni dopo i fatti accaduti ne "la fiera del male", Invisibile Baro torna per raccontarci nuove avventure. Molti misteri rimangono da risolvere in questo secondo appuntamento tra cui: "cosa faceva il marinaio Aio la sera del concerto di Vasco?" e "c'è vita oltre il valdostano?" e intanto altre domande attendono solo di essere formulate. 
Che vi piaccia o no, la vendetta è un piatto che va servito; freddo o caldo non importa.

Prefazione a cura di E. Raspelli

La petizione per legalizzare i ghiaccioli era solo l'inizio, Baro lo sapeva. I vicoli erano sempre più lerci e le coscienze non volevano certo essere da meno: l'aria sapeva di fritto e di salmone mentre le piogge temporeggiavano sopra la città in attesa del Grande Monsone. Era acqua sporca: pioggia cicciosa.
Era vero quello che diceva il bambino sminchio nelle orecchie del suo cagnetto, scendendo le scale: "è rimasto, penso che non se ne andranno nemmeno quest'anno...".L'unica differenza tra lui e il cagnetto stava nel collare, ma Baro sospettava facessero dei turni.
Molte cose che sembravano essere cambiate si stavano in realtà solamente evolvendo: l' evanescente eminenza grigia della fiera si era svelata,  ma si trattava di un investigatore privato: il mistero si infittiva passo dopo passo.
Che fare allora? L'unica cosa sicura sembrava andare avanti.
Tutto ciò che Baro sapeva, era che la semplicità non sarebbe mai stata la misura della sua grandezza.

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