venerdì, luglio 01, 2011

Contingenze elementari (decima parte)

Il resto della serata passò senza fretta e senza lasciare il segno.
Prima di imbarcarsi sul taxi andò a ringraziarla, ammettendo che la serata era stata ben più di ciò che gli era stato promesso. Cercò per tutto il tempo di oltrepassare il suo sguardo, cercando di intercettare quello della ragazza minuta dietro di lei, che guardava da un altra parte giocherellando col monile della collana. Era lei, era stata lei, la sospettata.

Una lunghissima serie di soli gemelli si allontanò dalla villa, ora che la notte cominciava a diradarsi. Milioni di insetti si affollavano intorno ai fanali, mentre lui si abbandonava al sogno precaricato nelle vetture dalle padrone di casa.

L'inverno seguente cominciarono le prime indiscrezioni circa la nomination come Miglior Insieme Onirico Indipendente delle ormai celebri Variazioni. L'importanza della cosa lo scosse profondamente, liberando stati d'animo nuovi per le sue composizioni.
Benché il lavoro fosse stato via via sempre più rallentato l'ultima variazione che si era prefissato di comporre, la ventunesima, fu pronta prima dell'inizio della primavera.

A Maggio, durante una mattinata particolarmente ventosa, ricevette la notizia ufficiale della candidatura. L'uomo che apprendeva questa notizia non era particolarmente mutato da quello che aveva creato la prima variazione.
I capelli, tagliati regolarmente senza passione dal barbiere all'angolo, non erano tanto diversi da quelli dell'anno prima ed il piccolo appartamento in cui componeva non aveva subito che infinitesime variazioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

meglio di leggere una rivista di arredamento