sabato, novembre 20, 2010

limiti del protagonismo

Se tutti pisciassimo nella doccia risparmieremmo l'acqua dello sciacquone.
Se tutti pisciassimo nella doccia ognuno avrebbe il dubbio di pisciarsi in testa, ma la fiducia nella tecnologia è un altro discorso.
Se tutti pisciassimo nella doccia forse, forse, salveremmo il pianeta.
SE.
Se il pianeta avesse, effettivamente, bisogno di essere salvato.

Se tutti pagassimo il biglietto dell'autobus avremmo trasporti pubblici migliori.
Se tutti richiedessimo lo scontrino?
Se nessuno guardasse film scaricati o in streaming?
Se comprassimo la musica?
Mi sembra una bestemmia, mi sembra di negare un dato di fatto suggerendo di comprarla, mi sembra di avere il diritto di ascoltare la sana, libera, artistica musica rubata.

Io credo che la vita sociale sia per ipotesi un gran casino.
Matteo, intendo l'evangelista, ha scritto:
"Perché stai a guardare la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo?"
Già, perché?
Prendiamo la mafia. A me la mafia non ha mai fatto niente, nel senso che non sono mai stato minacciato personalmente nella mia integrità fisica, economica o sociale da un ente criminale organizzato.
Però sono contro la mafia.
Però sono anche contro chi piscia nelle docce e contro chi mi fa osservare che io sono un ladro.
Insomma, sono contro un sacco di cose tranne che contro me stesso.
Io ho ragione o meglio, la ragione, che io incarno, ha ragione.

Se vuoi salvare la terra, perché credi che vada salvata, pisciati addosso o nella doccia, fa lo stesso.
Se vuoi salvare il paese, perché credi che vada salvato, e credi che sia colpa solo dei politici, dei mafiosi e dei politici mafiosi allora paga il biglietto, le tasse, non guidare in stato di ebbrezza, non fare uso di sostanze dichiarate illegali, leggi le leggi e vivi secondo la via che la nostra società democratica ha eletto come via della ragione.
Se ti stanno sul cazzo gli scrittori che utilizzano le parole corsivate, non farti troppi scrupoli ad usarne.

Se credi che la colpa per qualunque cosa sia dei sopraelencati, o di altri, ma anche tua allora comincia a togliere la trave che è nel tuo occhio, e poi penseremo alle travi degli altri. Perché il giudizio per se stessi della propria coscienza è un giudizio puro, adimensionale e crudele. Che non fa distinzione per la grandezza della pagliuzza o della trave ma che identifica solo la responsabilità o la sua mancanza.

SE.

Se tutti pisciassimo nella doccia non è detto che il mondo, come non è detto che abbia bisogno di essere salvato, si salverebbe. Ma di sicuro qualcosa cambierebbe.
Ad esempio smetteremmo di coltivare gli asparagi.
Se qualcuno pisciasse nella doccia gli effetti ci sarebbero comunque, magari solo più lievi.
Se tu pisciassi nella doccia, per salvare la terra o per sbaglio, non credere che il tuo gesto si perda nel numero, perché di sicuro saranno in due a riconoscerne l'esistenza: te stesso e chi fa la doccia dopo.

Volevo tirare in ballo Saviano e Frank Serpico, ma non ci sono riuscito.
Siamo la generazione che ha reso ogni cosa sociale, che ha fatto diventare le discoteche divertenti con un fotografo (e risolvendo così anche la crisi dei fotografi introdotta dalle fotocamere) e la possibilità di riconoscersi per poter dire "io c'ero".
Abbiamo a disposizione una rete autoreferenziale del villaggio globale con i suoi scemi, appunto, del villaggio, ed ognuno può scrivere il poema epico di sé stesso, anche se non è un eroe.

Solieri ha detto che la gente va negli stadi solo per cantare Alba Chiara e Salieri fu apprezzato, al tempo, più di Mozart stesso.
Che cosa voglio dire?
Non lo so: forse che siamo i capitani di domani.

2 commenti:

capitan findus ha detto...

bastoncini di domani

L' Irreprensibile ha detto...

hai presente quando alla mela dicevi alza la tavoletta che ti piscio in bocca? pentiti senza se e senza ma