sabato, giugno 12, 2010

Sulle Vie

La teoria ha il pregio di spiegarci bene le cose, di cominciare dall' inizio, ma nasce dall' intuizione.
L' intuizione e' qualcosa di magico, un mostro che si alza (grondante) dal lago della mente. Quando iniziamo ad interrogarci sul luogo metafisico dal quale proviene l' intuizione possiamo incominciare senza macchia un percorso che si chiama: la via.

La via del Fandango, la Via della Seta, la route de Genes. Che da Nizza ci porta a Genova. Via Nizza.
La via dello Zen. La via di Pre'. Le vie della conoscenza. La ricerca del senso. L' esperienza, i sensi.
Infine le risposte.

La moltepricita' delle destinazioni e delle partenze e' spesso sconfortante; se si fa riferimento a luoghi non fisici la trama si infittisce. Si, era una notte buia e tempestosa, ma la Luce splende nelle tenebre e le tenebre non l' hanno vinta.

Confrontare le vie che ci sono proposte, per selezionare la piu' breve, la piu' tranquilla, la piu' ricca, la piu' adatta, richiederebbe di averle percorse tutte. Si deve cominciare con una scelta. E in questa scelta siamo aiutati da un bodhisattva: il piu' santo, colui che aiuta gli altri a raggiungere l' illuminazione, sacrificandosi. Se questo vi ricorda qualcosa o Qualcuno non penso che sia un caso.
Non parliamo soltanto di figure tipizzate: ma di veri santoni, profeti, di indicazioni stradali sbagliate.



Bust of an Attendant Bodhisattva (Mural fragment from south wall of Mogao Cave 320, Dunhuang, Gansu province), early 8th century
Mural painting
Chinese, 8th century
Tang dynasty, 618-907
Fragment of a wall painting mounted as panel; pigments on gesso ground over plastered clay walls. From the south wall of Mogao Cave 320 at Dunhuang, Gansu province.
painting proper (irregular): 37.8 x 29.2 cm (14 7/8 x 11 1/2 in.)
framed: 73.66 x 58.42 cm (29 x 23 in.)
Creation Place: Dunhuang, Gansu province, China
Harvard Art Museum/Arthur M. Sackler Museum, First Fogg Expedition to China (1923-1924), 1924.43



Una felice indicazione culturale: la figura di bodhisattva che strappo' dal muro qualche barbaro deficiente nelle grotte di Mogao ora è in Inghilterra. E' andato la' ad indicare la via.

Il ladro, storico dell' arte, ispirò il personaggio di indiana Jones, che a sua volta ispiro' indiana Pipps, che a sua volta ispiro' le pippets. Mangiava negritas. Ma come si suol dire, questa e' un' altra via.

5 commenti:

Giovani Rana ha detto...

capisco. sono più d'accordo con la provocazione che con l'oggetto della provocazione. ci piace la fica, siamo italiani, è un dato di fatto.

però, che layout dimmerda

L' Irreprensibile ha detto...

Gia', era molto dozzinale

Silvia Ziche ha detto...

non credo che accetterò la Sua proposta Irreprensibile di disegnare una storia a puntate su Indiana Pipps

Anonimo ha detto...

m.m.

per m.m. ha detto...

per m. m.