giovedì, luglio 23, 2009

dell'amicizia

Nel quale si illustrano i perchè e i percome di come si arriva a capire le persone, e di come alla fine le aspettative vengano sempre soddisfatte, anche se in modi poco chiari. Ragazzi, cosa ne pensate di me?

Due uomini si odiavano molto, ma che dico odiavano? Si odiarono sarebbe più corretto. è vero o no che avete pensato che ancora oggi questi due si odiassero? E chi ve lo ha mai detto? Siete forse giudici? Guardate la vostra trave prima di giudicare e piuttosto lamentatevi con me delle mie carenze circa la lingua italiana e delle carenze di quest'ultima, come vorrei ca'vesse l'aoristo.
Essi, a forza di stare davanti allo stesso televisore piuttosto che eleggendosi a fratelli per le affinità che li accomunavano diventarono amici, se cosi' si può dire. Ma mentre uno guardava filtrandola nella pazzia la sua vita futura in cerca, forse, di nuove persone da contagiare con la sua apparente tranquillità, l'altro covava, ma credo senza rancore, ancora qualche dubbio sull'altro e sugli effetti che esso aveva avuto sulla propria vita. Una piccola caverna piena di pagine stropicciate della gazzetta e di tubi di patatine vuoti? Un elegante attico pieno di silenziose attrattive accattivanti troppo biondo e bianco e pulito per non essere interiormente macchiato dalla brama di peccare sapendo di peccare, e di peccare facendo peccare anche gli altri?
E' quindi visibile con queste facili metafore il cuore della gente? La casa interiore dove le anime altrui trascorrono ore di contemplazione nell'amicizia.
Scrivi tuo nome suo nome.
Matteo, la vostra storia è una portiera aperta. Eduardo ha bisogno di avventura.
La vostra affinità è il 37 percento.

2 commenti:

meetic.com ha detto...

bello incontrarsi anche su iPiroga eh?

mattea ha detto...

il 37 x cento è poco o tanto?