Non puoi lavarti i piedi, ma queste sono le regole dell'oracolo: stattene.
L'invasione degli Etoli, che bruceranno il tempio fino alle fondamenta, è lontana.
Gli alberi sono alti e forti; spargono con angelica munificenza la loro ombra su di te.
E su un pellegrino.
Osservi il suo avvicinarsi con l'attenzione un pò magica dei sacerdoti di un oracolo degno di tale nome.
Le foglie nelle tue mani cominciano a frusciare.
Ha un nome greco, sussurrano le dita della quercia.
Cammina fra noi, ma non è uno di noi, rispondono le lingue del faggio.
Porta una tunica che non è una tunica ma una giacca gialla, e ti sorprendi a sapere che è di nylon.
Tu non sai cos'è il nylon: cerca di rimanere nella parte.
"Mi scusi, con chi ho parlato di orecchini?"
Todos caballeros: qui anche le comparse sono protagonisti.
Che eri parte di un sogno avrei dovuto dirtelo prima, amico dell'oracolo.
2 commenti:
stattene. Se non conoscessi l'autore di questo post azzarderei che è un coglione. Visto che lo conosco posso dirlo con certezza.
mai provato con i pavesiny?
Posta un commento