martedì, aprile 06, 2010

Il Nientodromo

C'è un posto accessibile a tutti fuorchè a me.
E' cosa comune tra i bambini sviluppare delle amicizie, in alcuni casi immaginarie. Meno comune invece, seppur noto grazie ad alcuni esempi celebri (l'albero azzurro, il paese delle creature selvagge, il mondo della luna, ecc...) è lo sviluppare un luogo di fantasia, importante in quanto tale e non per via delle creature che lo popolano.
Il Nientodromo è il luogo dove si ritrovano le persone che conosco quando io non ci sono.
Magari mentre dormo, o mentre mangiando un gelato mi allontano con la mente.
In origine doveva essere il luogo dove la gente andava se mi pensava, il luogo dove cercarmi (inutilmente) quando non mi si riusciva a trovare nella realtà. Poi la cosa è degenerata: mi sono venduto i diritti, ho speculato su alcune gare d'appalto e al terzo casinò il Nientodromo non era nemmeno il pallido riflesso dello schizzetto d'egoismo che avevo lanciato in orbita al di fuori di me. Ora è semplicemente un posto dove si ascolta buona musica, si sorseggiano ricercati drink analcolici, si guidano muscle car cromate. Ci si diverte senza tutta la faticosa introspettività dei sogni.
E' l'Ibiza delle isole che non ci sono, Fantasia senza cani drago e senza Nulla, il pianeta del piccolo principe sotto steroidi.
E' il luogo al di là di me, dove vanno i miei amici quando io non ci sono.
Benvenuti al Nientodromo.

5 commenti:

L' Irreprensibile ha detto...

Ho trovato un libretto di Rodrizio, era nascosto dietro un asso di bastoni; si intitola "I miei migliori amici: appunti per i loro funerali". Ispirandosi all' antologia di Spoon River si è preparato dei bei discorsi. Posto questo perchè inerente al Nientodromo e al suo autore.

Era un ragazzo onesto? Non aveva mai fatto male a nessuno? Fisicamente forse, ma aveva ucciso moralmente una ragazza brutta. Proprio così, avete capito bene, si era accanito contro di lei solo perchè brutta. Consigliere fraudolento, aveva spinto a fare altrettanto tutti i suoi amici (non del cesso, lei non aveva amici, se non immaginari). Aveva le sue colpe? Nessuno di noi oggi può dire se le sconterà nell' inferno di ghiaccio. Nessuno di noi può dirlo. Ma una cosa è da fare: possiamo lavarci le mani, il capro espiatorio è morto.

Ansa ha detto...

ANSA.it > Cronaca > News

Duplice omicidio a Firenze: arrestato, mi chiamavano gay
L'uomo avrebbe agito in preda all'ira perché i due da tempo stavano diffondendo nella comunità cingalese la voce che fosse omosessuale

Rodrizio ha detto...

o pari diritti o via dalla piroga

Via dElla piroga ha detto...

tutto quello che sai fare è alzare la tua voce (ancora raschiata, come la tua lingua, di scegge di frassino) e ripetere come un pappagallo (posato sul nodoso ramo di un albero del pAne) la solita cazzata

Anonimo ha detto...

via dalla ipiroga; albero del pene