martedì, gennaio 26, 2010

fermami quando basta

ATTENZIONE: contiene citazioni di o su Adolf Hitler, Yoda, Neil Armstrong, Vinicio Capossela, Ralph Waldo Emerson, Alessandro Manzoni e Voltaire.

Non sono dell'umore di parlare d'amore. Fa rima anche odore con cuore, perchè non usarlo?
Cambiamo canale: solo lo scolo ci può riportare sul tema della perdita dell'innocenza, della brutalità del sesso. Sicuro, certamente: non sono un romantico.

Forse sono antico, vetusto, canuto. Oppure bianco, cosi' bianco da fare schifo, cosi' schifoso nella mia bianchezza da rendere inevitabile una macchia, un peccato: abbiamo già parlato di questo!
Di cosa deve parlare allora un blog, un uomo, tre uomini: che cosa possono tre uomini contro la noia, che la noia non abbia già previsto che facciano? Che aspettative nutrire quando si scopre che le aspettative sono parte di sè stesse?

La noia porta all'indifferenza, l'indifferenza alla paura, la paura all'ira, l'ira all'odio. C'è soltanto la ribellione e l'odio, l'odio e ancora odio. Non bisogna scegliere la via dell'indifferenza allora, ma quella dell'azione. Agisci allora e scrivi, annoia tutti con il tuo graffito, con il tuo schizzetto d'inchiostro, macchia quel silenzio che ti donava un cosi' pacifico sguardo di intelligenza bovina. Dobbiamo parlare per non annoiarci, per fare parte del mondo, per non sembrare degli scrocconi, per non essere quelli che ascoltano e basta, come le spie. Non sono un romantico, lo so di annoiarvi. Non credo, non apertamente almeno, che un giorno qualche editore fricchettone ci troverà, persi nel delirio multiegocentrico della rete per elevarci alla luce della gloria che prima non ci aveva mai degnati di uno sguardo. E'inutile conoscere: molto meglio supporre. Uno scrittore non dovrebbe mai dire "io sono un grande, guardatemi" si sa che chi si loda si imbroda. Eppure è anche vero che a rigore, non esiste la storia; solo la biografia.

Allora questo significa che non facciamo poi tanto male a scrivere di noi stessi. E' lecito celebrare Ipiroga! Ma il coraggio uno non se lo può dare, come la mettiamo?
Mi sento come lo smile di campo minato, a seconda di come mi giro adesso potrei avere la morte o un paio di occhiali da sole. Ovunque mi giri ci sono tentazioni: "celebrati!fatti conoscere!" e divieti: "non celebrarti!rimani nell'ombra!"
Solo la storia ci dirà se abbiamo fatto bene o male a cagare e ad essere cagati, a lasciarci cagare.
La storia è una burla che i vivi e quelli con gli occhiali da sole giocano ai morti.
Se Icaro non avesse esagerato avrebbe ottenuto un'abbronzatura perfetta: sarebbe stato un figo pazzesco e non un coglione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao marino

Rodrizio ha detto...

don abbondio fans club