mercoledì, agosto 22, 2007

Alternativa estiva

Joyce aveva dormito male quella notte e non si lamentò nel dare a Noodles il cambio per controllare il prigioniero.
Arrivò nella piccola stanza grigia senza fretta, percorrendo un piccolo corridoio pieno delle immagini votive di Elvis. La stanza era semplicemente arredata: una sedia, una macchina per il caffè, un poster de "Lo sceriffo scalzo" e un paio di gatti siamesi in ceramica, strabici, che facevano la guardia alla porta.
Un'intera parete era costituita da uno spesso vetro trasparente, e oltre questo vetro si trovava un'altra stanza, altrettanto grande, in cui era prigioniero Larry Sicomoro; oltre questa stanza ce n'erano poi altre, e altre ancora, e oltre a queste c'era la strada, e oltre la strada altre strade, e palazzi, che tutti insieme formavano San Francisco, e oltre San Francisco c'erano autostrade, e praterie; e oltre ancora c'erano fiumi e laghi e foreste, ed oltre ancora...Gorgon.
Tornando a Larry, ora si trovava semisteso sul letto, con le gambe penzoloni, e guardava il soffitto con la pazienza di una vacca indiana: si era abituato presto alla prigionia.
Joyce schiacciò un bottone seminascosto nella parete e parlò a voce alta:
"Come ti senti oggi, detective?"
Larry percepi' il cambio di turno tra i carcerieri nella nuova intonazione della voce, e decise di dimostrarsi più mansueto all'uomo attualmente dietro al vetro, che credeva rispondesse al nome di Noodles.
"Bene, benissimo grazie."
"Finalmente!Sono sette giorni che sei qui dentro, lo sai?"
"Si lo so...ho tenuto il conto...cosa mi sono perso?"
"Hanno commemorato la scomparsa di Elvis giù a Vegas...e Gotenks è al terzo livello di super sayan..."
Larry scrutò il vetro, che dalla sua parte perdeva ogni trasparenza rassomigliando in tutto e per tutto ad uno specchio...Noodles aveva detto "giù a Vegas"...Non potevano più essere nella grande mela...ma perchè portarlo via dalla città solo per aver fatto una domanda sbagliata in quella vecchia bettola del Valium?Qualcosa non quadrava...
"Ti serve qualcosa?"
"Se sono veramente passati sette giorni, si: ho bisogno delle mie medicine...ho ancora tre giorni di tempo per prenderle..."

1 commento:

Anonimo ha detto...

non sei stato nemmeno tu? bene.