mercoledì, gennaio 04, 2006

memoria

Eravamo in due, eravamo Fandango, eravamo in guerra.

Ingaggiata battaglia notturna non avevamo possibilità di dormire, non dovevamo dormire, come avremmo potuto?
Le nostre gavette dovevano essere sempre strabordanti di caffè, caffè rude e acquoso, caffè da soldati mentre a tenerci svegli contribuivano le esplosioni e le grida dei nostri camarad feriti,

i medici che saltando da un corpo all'altro portavano morfina consolatrice ai mietuti rischiavano di essere colpiti dai colpi dallo stesso fuoco amico

la nostra ninna nanna per il nemico: le raffiche falciatrici della mitraglia
e poi le gesta di un ardito soldato tedesco che si lanciava nelle retrovie nemiche e poi

la nostra astuzia: pinze, fucile ed occhiali
e mine
e riparazioni d'emergenza
e precise granate

quando non bastava il valore a far tacere l'artiglieria nemica, i bombardamenti mirati, lo strazio dei corpi dei compagni,
quando si mischiavano le fiamme, il sangue, la polvere
alla polvere
con le proprie gesta si diventava cadaveri immortali
nello splendido gioco della guerra

4 commenti:

Anonimo ha detto...

immorali ed immortali serpo e baro bevvero il torbido nettare bruno fino all'alba, genieri dell'asse e geniali bevitori di fandango al caffè, divennero "Major", ma poi sparirono nell'oscurità del primo mattino: qualcuno aveva chiamato: qualcuno "need a medic!"

Anonimo ha detto...

nooo eravate voi?

Anonimo ha detto...

il serpo è un capro cornuto ed incestuoso e spero che il suo caffe sia meglio del suo vino

Anonimo ha detto...

il serpo è un capro cornuto ed incestuoso e spero che il suo caffè sia meglio del suo vino