domenica, novembre 20, 2011

Alibi, IV parte

Risposi, era Eduardo:
"Dove sei? Vieni qui, non c'è tempo!"
"Non c'è tempo? Per cosa? Cosa?!"
Avevo urlato e Francesco e mio padre mi guardarono sbigottiti, mentre Eduardo rispondeva alla mia domanda.
Buttai giù.
"Il compleanno di Michele - dissi - non ci sono a cena"

Arrivai al bar di piazza Xxxxxx con dieci minuti di ritardo, c'erano proprio tutti.
Notai subito Matteo ed Eduardo, quelli che sarebbero dovuti essere rispettivamente avvolto nelle bende ed alto pochi centimetri. Erano invece perfettamente normali, o almeno tanto normali quanto gli altri.

Ci conoscevamo, noi tre, ormai da molti anni. Nel lontano 2xxx avevamo anche aperto un blog insieme: "I tre caballeros". Sul blog scrivevamo i nostri scherzi, saggi, racconti, a volte perfino poesie. Vedendoli, più che pensare alle loro misteriose apparizioni, essendomi ormai convinto che l'uomo all'ospedale dovesse essere proprio Matteo, ripensai al blog e al fatto che ormai non scrivevo da mesi.

La serata fu molto divertente: come al solito finimmo per ri-raccontarci le solite cose, che tutti conoscevamo già, eppure la cosa ebbe, almeno per me, una magica proprietà distensiva. C'era qualcosa di atavico nella nostra tradizione orale, nella nostra epica di provincia capace di arricchirsi in modi misteriosi, selezionando con criteri incomprensibili gli eventi e i personaggi degni di essere salvati per poi riproporli a quelle stesse persone che li avevano vissuti direttamente.

Circa a metà serata, Matteo mi prelevò per parlare in disparte. Mi ero talmente astratto dagli avvenimenti della giornata che non pensai nemmeno che potesse parlarmi a riguardo di quella stanza 313 dell'ospedale Xxxx. Infatti non parlammo della stanza e del suo occupante.
"Ho postato, ci ho messo un sacco ma alla fine ho postato."
Annuii, addentando un pezzo di pizza.
"Solo che era una bozza, per cui lo ha pubblicato con la data della bozza. In pratica è venuto fuori prima del tuo ultimo."
"Ho capito, ho capito...- risposi con la bocca piena - lo leggerò, non sarà un gran problema trovarlo!"
Tornammo ai festeggiamenti del nostro amico.


1 commento:

Leggere in treno ha detto...

accade e poi viene scritto o viene scritto e poi accade?