domenica, luglio 04, 2010

Estati d'animo (sesta parte)

Era in ritardo, la verifica dell'impianto d'irrigazione sarebbe dovuta cominciare venti minuti prima.
Guidava ancora vestita come aveva dormito, sapendo che tanto metà del suo armadio si trovava già nella macchina.

Sarebbe stato un problema fare brutta figura alla serra, dopo appena due giorni che era lì. Cose del genere sarebbero venute fuori nella valutazione di fine mese e il rischio era di non essere più assegnata in un posto tranquillo come quello.

Schiacciò a fondo il piede nudo sull' acceleratore, sorpassando la polvere incandescente del deserto.
La sera prima si era accorta che l'impianto di condizionamento era difettoso, ma aveva pensato di poter trovare il tempo di andare a sostituire la macchina prima di andare al lavoro.

L'aria gelata andava e veniva irritandola, istigandola a correre sempre più veloce lungo l'asfalto della superstrada deserta.

Improvvisamente l'orizzonte tremò, scrollando alta la polvere tutto intorno a lei.
La macchina si buttò nella voragine appena creata dal terremoto come in un parcheggio, dritta e sicura di sé, in velocità.

Mentre veniva inghiottita, tutto quello che poteva pensare era che improvvisamente l'arrivare in ritardo non era più un problema.
Era scusata.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

baccanali a metti? no grazie

un discreto mormone ha detto...

l'indiscrezione è dolore

markus ha detto...

scusa dove ce l'hai la macchina? nella voragine?