venerdì, marzo 05, 2010

minestra della voce

Cammino nella chiocciola di un giro di basso, sulla strada di casa.
Incontro un ragazzo con la sindrome di Down, uno sguardo nemico, due ragazze annoiate alla fermata dell'autobus che fumano mangiando il gelato.
Proseguo, sono quasi al portone.

Pastiglia, caramella, bon-bon. Piccoli eventi di zucchero. Botte di energia: interruttori. Forse devi mangiare una caramella per ricordarti veramente qualcosa. Sia per recuperare il ricordo che per inciderlo, immagino che costi. Per lo stesso motivo per cui ci sono persone che usano il caffè come una pozione magica, non usandolo mai.

Non credo nemmeno io in questa mia teoria sul legame caramelle-ricordi. Lo zucchero e i viaggi nel tempo. Eppure mi sembra di percepire ogni pomeletto, come se li tenessi appiccicosi e dolci nel palmo della mano. Vuoto la scatola spigolosa di pastiglie del Re Sole sul marmo: guarda come sono piccole le mie memorie, non si sentiranno sole?

3 commenti:

everardo ha detto...

prova con le pastiglie Leone

L' Irreprensibile ha detto...

Chi osa

evverrarrddo ha detto...

prova con le pastiglie, Lenone