Mi piacciono le montagne, ci voleva internet per farmelo capire.
E' una montagna con le gambe lunghe, cammina tenendosi pericolosamente in equilibrio su piccoli tacchi slanciati. I grandi laghi vogliono le grandi montagne, è una regola che non si deve scordare. La pioggia. Il ciclo dell'acqua.
Posso spiegarmi subito: un disegno su internet mi ha fatto perdere la ragione. Ho sentito il richiamo della foresta. Il disegno di una montagna con delle gambe da donna.
Come vorrei ritrovare quel disegno, mostrarlo a tutti e stamparlo, magari appendendolo incorninciato a genova, sopra alla scrivania.
Come un monito: ti piacciono le montagne.
Il punto è che se si vuole, essere ermetici, incomprensibili, è facile. Mi verrebbe da dire banale. Io è una vita che lo faccio: se non vuoi dire niente di te basta dire tutto con altre parole.
Oggi ho da fare.
Elvis ama Edu.
Ti rispetto.
Mi piacciono le montagne.
Stringendo, mi sento di poter dire che la comunicazione è di per sè incerta, effimera. Se la si vuole rendere incisiva va esagerata, gonfiata, distorta.
E' per questo che quando si mette a parlare la gente che gestisce i soldi, più spesso i tuoi, non si capisce più un cazzo.
E' per questo che...no, lasciamo stare.
Volo, o almeno mi sembra di volare.
Se leggi fra le righe, le righe non le leggi.
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1 commento:
se pensi che ti abbia fregato del grano dillo chiaramente
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