lunedì, luglio 28, 2008

fiera paesana

Viene un momento in cui non si ha più voglia di scrivere, ma viene soprattuto un momento in cui non si ha voglia di ascoltare sè stessi.
Sono momenti in cui ci vuole proprio una bella fiera paesana. Coi giochi.
Con tanti giochi.
Lo zucchero filato e gli zarri con gli autoscontri no, perchè non possiamo permetterci le forze dell'ordine.
Ma torniamo ai giochi, si, arriviamo al sodo, visto che già mi sto stufando con le mie lungaggini.
Come nasce una saga, un'epica saga?
Due amici, una lotta, una lite. E subito si viene alle mani.

Nei panni di Camillo Benso, conte di Cavour, fate sentire le vostre piemontesi ragioni al vecchio Giubba rossa!


Giuseppe: Marrano, villano! Io sono il padre della patria!
Camillo: Zitto tu! Io a soli ventinove anni, venni nominato sindaco di Grinzane, dove la mia famiglia aveva già dei possedimenti!
Giuseppe: Raccomandato!
Camillo: Obbedisci, disgraziato!

Aiuta Garibaldi a ritrovare i mille!

Nei panni di Garibaldi, comanda l'ultimo assalto al conte di Cavour che, nel frattempo, ha convocato per la pugna alcuni tra i più grandi eroi dell'umanità e dell'Italia.


Il lieto fine prevede che infine Camillo e Giuseppe, riconciliatisi, augurino un futuro prospero e luminoso all'Italia e al suo simpatico popolo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

aiuta berlusconi ad evadere le tasse

Anonimo ha detto...

aiuta berlusconi ad evadere