domenica, giugno 01, 2008

Homais, il farmacista

Scosta le tende e lo vede: il curato.
Il farmacista oggi non lavora, anche se non è che sia proprio un giorno di festa.
Arsenico e vecchi merletti, ninnoli e medaglieri pieni di medaglie: la sua è una vita di stenti, a stento mal vissuta.
Eppure, mentre spegnendo la playstation scosta le tendine nuove, lo vede: il curato.
E gli rivengono in mente tutti i litigi, pensiero che, in fondo in fondo, ha il solo effetto di fargli dimenticare di non aver salvato.
Saranno amare le sue lacrime, quando premerà ancora quel bottone.
"La sa una cosa signor curato?"
Il suo passo è veloce, la lingua tinta nell'acido cloridrico.
"I romani, pagani che lei tanto disprezza, ebbene essi furono i primi ad avere un vero e funzionante acquedotto, nella gloriosa Roma."
L'effetto sperato dal farmacista non si mostra: il curato nemmeno trasale, ma aperta la bocca in un ghigno risponde:
"E non per niente si beccarono il saturnismo"

Il farmacista cosi' si spiega le piaghe d'Egitto, si spiega perchè Goya leccava i pennelli.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bella puttanata

Anonimo ha detto...

satur chee?