Quella sensazione che ti coglie dopo una sana e inutile giornata passata a far nulla,
un allegro serpente che fa capolino dai libri scolastici che ti eri riproposto di studiare con impegno e concentrazione- avevi anche pensato di spegnere il telefonino, stolto-e che ora sfogli con errabonda e perversa frustrazione, con vuoto e ipocrita pentimento, tensione, paura e criptici giuochi di prestigio della mente. E ancora ti perdi. E dimentichi la tensione. E poi domani, si vedrà.
domenica, ottobre 22, 2006
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3 commenti:
e ancora ti perdi...come può essere racchiuso in una piccola frase il succo di questa nostra vita?
e ancora ti abboffi
abbuffi x i non piemontesi
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