Non c'è niente di meglio del lunedì mattina.
La gente torna a lavorare dopo aver trascorso un piacevole fine settimana; al lago con i bambini magari. Tutta la gente, la gente cosiddetta normale; tutti tranne me, insomma.
Persino Fred, il mio collega coi capelli color carota, al sabato sera combina qualcosa. Freme tutta la settimana - lo vedo, lo controllo, dietro a quella scrivania di polistirolo - nell'attesa del Sabato-Al-Cinema-Con-La-Sua-Jenny.
Io li odio i fine settimana. Dovete credermi, non li sopporto.
Il week end è il trionfo dell'emarginazione sociale, rappresenta il fallimento dello Stato.
Lower Manhattan : qui c'è il più grande attraversamento pedonale del mondo.
Se non ci siete mai stati, per rendere l'idea, posso dirvi che è come una battaglia : ogni settimana, alle sette e cinquantacinque del lunedì, due enormi eserciti solcano le strisce pedonali e si fronteggiano qui.
E' come una partita di football con tantissimi giocatori; o una gara di Nascar affollata, e a piedi.
E io, il lunedì mattina - ogni lunedì mattina - io vengo qui a partecipare a questa battaglia.
Anche se partecipare non è proprio il termine adatto; mi definirei più un cronista, un osservatore. Ecco sì, io agli attraversamenti pedonali guardo le persone che mi circondano. E vi assicuro che non ho mai trovato qualcosa di più interessante.
Dovete sapere che io ascolto tanta musica; a volte, nel mio microappartamento al 32esimo piano, addirittura suono la chitarra; però soltanto a orari incivili e improponibili, per disturbare una delle mie vicine di casa, che fa partire lavatrici a tutte le ore.
Fin ora non si è mai lamentata, purtroppo.
Tempo fa, mentre parlavo con Fred - ma in realtà parlavo da solo, usufruendo solamente della persona fisica di Fred, per non sembrare troppo strano agli occhi dei colleghi - avevo sostenuto che mi sarebbe tanto piaciuto sapere cosa frullasse nella testa dei cantanti, nel momento in cui avevano deciso di scrivere una canzone che parlasse di Vita, della Vita; e pensare che c'è chi addirittura ha usato la parola Vita proprio nel titolo della canzone.
Ok, Vita è una parola che si presta abbastanza ad ogni evenienza, lo ammetto; ma non si può usarla a cuor leggero.
Ecco, questo lunedì mattina sono qui nel mio attraversamento pedonale preferito, cuffie color verdeacido nelle orecchie, e ascolto Frank Sinatra, e l'ho capito!
Ho capito perfettamente a cosa pensasse il vecchio Frank mentre scriveva That's Life, e, ragazzi, è stata veramente una goduria indescrivibile.
E' la vita, è quello che dicono le persone.
Vai alla grande in Aprile,
Muori a Maggio.
Ma io so che cambierò questo ritornello,
Quando sarò tornato indietro all'inizio di Giugno.
E' la vita, pazza come sembra.
Certe persone si prendono i loro calci,
Camminando sui sogni;
Ma non lascerò che questo mi butti giù,
Perchè questa vecchia parola continua a raggirare le persone.
Sono stato un burattino, un povero, un pirata,
Un poeta, un pedone e un re.
Sono stato su e giù e al di sopra e al di fuori
E so una cosa:
Ogni volta che ritrovo me stesso spiaccicato contro la mia faccia,
Mi tiro su e torno in gara.
Questa è la vita, non posso negarlo,
Penso di piantarla,
Ma il mio cuore non vuole questo.
Se non pensassi che sia stata come una prova,
Mi arrotolerei su una grossa palla e morirei.
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1 commento:
"[...] non ho mai trovato qualcosa di più interessante."
A parte il ricevere via MMS foto di feci umane
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