La prostituta ci stava dando dentro come una cavalla.
Lui, il cliente, era rosso come un peperone, il corpo grasso sgusciava come un' anguilla agitata, i suoi baffoni neri seguivano il ritmo delle smorfie del viso deformato dal piacere, e dalla tribolazione. Lei, la donna di fatica, lo denigrava, apparentemente con il suo benestare : " armeggione, intrallazzatore, ti piace godere eh? Ti piace godere di me in questa casta alcova? "
" Non erano queste le consegne - la interruppe Antonio - non dovete dire una parola, dovete stare in religioso silenzio " . Però niente in quella stanza, neppure il silenzio, poteva essere ritenuto religioso.
" 'A capa 'e sotta fa. Perdere 'a capa a capa 'e còppa "- a quanto pare, nonostante le ostilità non fossero state ancora dichiarate concluse, il grassone aveva conservato la forza di parlare.
Il naso storto di Antonio, dalla stizza, sembrava ancora più piegato a destra : " Io vi pago per questa buffonata, ve lo ricordate? " . Il giovane si alzò dalla sedia e prese per il mento la mignotta e la tirò via dal letto, e lei non sembrò dispiaciuta di essere staccata dal corpo del grassone umidiccio. " Aggio capito...nun te si aiza o' pesiello, ah-ha! E' questo o' problema allora, per questo vuoi guardare" - disse la donna, e Antonio la schiaffeggiò a mano tesa.
Non si sentiva cosi' maschio da ormai molto, molto tempo (...)
martedì, luglio 14, 2009
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1 commento:
ancora ancora. fanne ancora di così
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