martedì, marzo 20, 2007

Il libro degli Ipiroga - 8 puntata

...eppure, raminghi e maledetti, trovammo una figura amica.
Era un cuoco.
Il cuoco aveva curato l'impotenza dell'Irreprensibile,
aveva avuto una lunga chiaccherata con Rodrizio
aveva scosso Baro dal sonno della ragione
e con una potente fagiolada aveva scosso le nostre budella.
Quell'uomo che ci aveva liberati da oscuri sortilegi e che ci aveva
difeso dalle insidie di una terra sconosciuta altri non era che Max Carpone.
Tuttavia gli uomini che rifuggono il vizio sono spesso toccati da strane e
puntualmente inascoltate doti profetiche.
Ottenuto finalmente tramite le sue conoscenze il fatidico
visto il cuoco ebbe un ripensamento: balterava di wurstel mal cotti
e di presagi acrilici di tassi licantropi e di ostesse multiple
cosicchè, preso dal terrore, rinviò la nostra partenza
invitandoci a trascorrere qualche tempo insieme a lui.
Era diretto nella Sierra Orientale ed il nostro sentimento di riconoscenza
nei suoi confronti, unito ed amplificato dalla brama d'avventure,
ci spinse a seguirlo senza tuttavia sapere quale paura lo avesse indotto
a farsi accompagnare nel suo viaggio.

Ma torniamo nella capanna:
Rodrizio ha spento il fuoco sotto le immancabili melanzane fritte e Baro
ispeziona la scena del delitto; vigliacchi, il duello era impari:
gli hanno sparato un gioiello piombo nel cuore mentre lui
poteva solo sparare cazzate.
...

1 commento:

Rodrizio ha detto...

finalmente qualcuno che mette un po di ordine in questa trama