...E l'alba salutò il decollo dei tre caballeros: ormai, senza più legami con il mondo, volavano verso un imperscrutabile destino.
Intanto poco lontano, un bambino, unico testimone dell'omicidio di Max Carpone, corre verso il Teatro Giudiziario Di Matehuala, il suo nome è Merdino.
Benchè la sua sia un infanzia travagliata, fatta di gradassi padroni di spiagge e di forconate nel pancino, Merdino è riuscito, col tempo, a trovare la sua vocazione: fare la spia.
Ha fatto la strada per raggiungere il Teatro Giudiziario Di Matheuala tante di quelle volte che la conosce a memoria, tuttavia il piccolo resta sempre incantato alla sua vista: le pistole, gli elefanti, le piume di struzzo, le chincaglierie esotiche, i riflettori, i prigionieri bendati e con le natiche al vento, le raffiche di mitra in lontananza, le scenate isteriche dei sergenti ai loro commilitoni, la banda vestita d'oro e d'argento, il profumo di patchuli tutto intorno, i grossi sacchi di caramelle ammucchiati presso gli stipiti delle porte a disposizione dei visitatori...
Entra nella sala dello Sceriffo senza neanche bussare: è un vecchio amico.
"Max Carpone è morto.Assassinato.E'stato Baro: l'ho visto con questi occhi."
...
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1 commento:
la descrizione di matelhuala è strepitosa
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