sabato, settembre 14, 2019

Taurus at nadir


Si chiamava Mariopieromarcello ed abitava in Vico dei Fornai.
Tutti però lo chiamavano il Santo di Vico dei Fornai perché tanti anni prima aveva salvato una bambina da un incendio.
Quando passava per strada le donne, specialmente quelle più anziane, si facevano il segno della croce e chiedevano perdono per peccati che nemmeno avevano commesso. Gli uomini fingevano di non vederlo, perché ne erano invidiosi, eppure nutrivano per il Santo un enorme rispetto. Come di quelli che si riserva per il monarca di un altro paese.
Col tempo, la reazione maschile e quella femminile al passaggio del Santo si erano confuse, scambiandosi e mescolandosi. Questo processo di miscelazione era proseguito ancora, anche dopo che il Santo era morto, nel modo con cui la gente lo ricordava. Gli uomini continuavano a fingere di non vederlo, ma facendosi il segno della croce. Le donne, che ne erano diventate invidiose, continuavano comunque a chiedere perdono; specialmente le più giovani.

Il fatto che si chiamasse Mariopieromarcello era sconosciuto ai più. Eppure, l'impiegato dell'anagrafe che si era occupato della sua registrazione era solito ricordarlo a tutti con grande enfasi. Era un uomo minuto, quell'impiegato, con grandi rughe profondissime dentro cui la storia della penisola aveva seminato i noccioli dei frutti che aveva divorato con maggiore voracità: il seme dell'eleganza, quello della parsimonia, del decoro, del vivere civile. Non erano mai germinati ma forse, un giorno...

Era un mattino di primavera. L'aria tersa faceva capolino dal fondo dei calendari e degli armadi, mettendo in disordine tutte le sciarpe e tutti i berretti. Arrivava da est, come tutte le cose nuove; ed era diretta ad ovest, dove tutte le cose trovavano la loro fine. Appena tornato dal meridione, un marinaio si ritrovò a constatare con serietà i diversi orientamenti, rispetto al mare e rispetto al sole, delle città che aveva visitato negli ultimi mesi. Nessun posto aveva una disposizione logica come la città che gli aveva dato i natali: le montagne alle spalle, il mare di fronte, il sole che arrivava da sinistra e se ne andava da destra. Il suo capitano non poteva sopportare simili considerazioni, per cui il marinaio le teneva per sé: presto sarebbe diventato un vero marinaio e così, facendosi tutt'uno con il mare, avrebbe rapidamente dimenticato il senso di ogni direzione. Si chiamava Mariopieromarcello, nome preso in prestito da un trisavolo vissuto oltre cento anni prima, che a sua volta aveva ricevuto il nome dal nonno, impiegato all'anagrafe. Era un nome altisonante, che il marinaio a volte fingeva di non sentire, perché ne era invidioso.

Le oche del vicino ascoltano il sax a mezzanotte. Verrebbe da chiedersi perché lo facciano, ma la verità è che non lo fanno. Le oche non vogliono ascoltare il sax, nel senso che non intendono farlo. Il campo delle cose che le oche possono voler fare non comprende l'ascolto del sax, tantomeno a mezzanotte, a meno che non si decida di farglielo ascoltare. Siamo noi a mettere la musica nelle loro orecchie, sempre che anche gli organi delle oche dedicati all'udito abbiano questo stesso nome.
Dimenticare di essere, o di poter essere, parti attive di un'azione è tanto frequente quanto potenzialmente pericoloso. Le nostre menti hanno code di volpi, con cui cancellano le proprie tracce con somma vergogna. Negando l'esistenza delle profezie autoavveranti e delle premonizioni autoevitanti, ammiriamo un gruppo di goffi uccelli radunarsi contro la recinzione, fatalmente attratti dalle note blu di uno strumento a fiato, per farsi cullare col massimo della dolcezza tra le mura riscaldate dal sole di Vico dei Frati Stanchi.

Stava ormai scendendo la sera. Ancora due boe della corsia e poi sarebbe stato sempre meno giorno e sempre più notte, senza ulteriori punti di riferimento per scandire il tempo se non l'orizzonte. Dove sarebbero andati tutti quei pensieri, fatti nel buio di una camera d'albergo, ora che non sarebbero più serviti? Il futuro sembrava molto più reale quando doveva ancora realizzarsi: ora, con il futuro ormai prossimo, sentiva di aver impegnato la propria mente soltanto con elucubrazioni senza senso.
La costellazione del toro sarebbe comparsa timidamente, ancora una volta, da qualche parte agli antipodi, cercando di illuminare un mondo capovolto in cui persino la luce scivolava giù, gocciolando senza fine.

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