sabato, gennaio 11, 2014

Pioggia indoor


C'è un motto tra gli scout, ma soprattutto tra gli scout che non lo sono più. E' un motto retorico, ridondante, di quelli a cui ci si appiglia con la nostalgia delle certezze: il cielo è blu, il sole è giallo.

SCOUT UNA VOLTA, SCOUT PER SEMPRE

Questo la dice lunga non tanto sugli scout, quanto sull'influenza che i gruppi hanno sulla comunicazione tra i singoli.
L'altra sera, facendo la doccia, pensavo che solo i gruppi che vogliono escludere marchiano i loro membri, rendendoli eletti o dannati, comunque trasformandoli sempre in qualcosa di diverso da quello che sono. Forse per riflesso, forse soltanto per noia, ho cercato di immaginare il contrario di tutto questo, tanto per vedere che cosa ne sarebbe nato.

FILIPPO UNA VOLTA, FILIPPO PER SEMPRE

A voler guardare la barricata dalla mia parte, sono sempre stato io a lasciare il mio marchio indelebile nei luoghi dove sono stato, a condizionare inevitabilmente ogni film visto ed ogni canzone ascoltata. Le idee vengono vissute al pari di quegli ambienti materiali che abitiamo ogni giorno, ed è per questo che si modifica la scuola tanto facendone parte quanto incidendo il proprio nome sul banco.
Nessuno, per quanto bravo a nascondersi, è invisibile. Senza di noi non ci sarebbero i passanti, i pedoni, le code, le folle, i paesi, le coppie che fanno scenate, la gente da sola al cinema, i ragazzini delle altre classi, i rompicoglioni sui treni, le recensioni degli hotel, i bidoni dell'immondizia pieni fino a traboccare.
La coscienza della propria presenza nel mondo è l'unica cosa che non dobbiamo mai spegnere, non tanto il certificato di appartenenza che i gruppi di cui facciamo parte si arrogano il diritto di affibbiarci.

Il tutto sarà anche maggiore della somma delle sue parti, ma il tutto non è nessuno.

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