Fuoriclasse vero. Vorrei davvero capire come sia finito qui: il reparto reggiseni ha un profumo piccante che non riconosco; che sicuramente non riconosce nemmeno lui.
È una promessa, una promessa di cosa?
Guarda i prezzi come se volesse comprarne uno, ne saggia la morbidezza benché non sappia di cosa si tratti. La promessa ritorna ancora una volta: parla dell'estate, sussurrando sbiaditi ricordi futuri del periodo successivo all'accoppiamento, indulgendo nella zona alta del naso; un punto caldo e tranquillo che grida "indipendenza".
La solitudine con gli altri: l'elezione tra i pari.
Ecco: profumo di adulazione?
No: sono solo reggiseni, indumenti come tanti altri.
Outfit di oggi: guanti neri made in Japan, comprati in questo stesso centro commerciale.
Non ti ho mai accarezzato: forse, anche per questo, il professore scelse proprio te per l'esperimento. Così avrei potuto cacciarti senza pietà quando saresti scappato.
Quale natura ti guida alla fuga? Quella di uomo, o quella di coniglio?
Ti immagino tastare i reggiseni di fronte allo specchio: incantato dai loro colori pastello, tenui e trasognati; sbalordito dal pizzo fresco e regolare come un mandala di schiuma di mare; intimorito dalla severa struttura dei ferretti, nascosti come lame nel fodero.
Sto per fare la mia mossa, ma uno dei camerini tra noi viene improvvisamente occupato da due ragazze straniere. Rinuncio: troppi testimoni.
Fino a pochi giorni fa sgranocchiavi carote ed io dovevo solo preoccuparmi che fossero abbastanza. Come vola il tempo: prima che potessi rendermene conto sei diventato un fuoriclasse. Il professore sa vederci lungo, anche quando sembra soltanto fissare il vuoto. Devo riportarti da lui, sull'isola, prima che tu faccia qualche casino. Esaminare dei reggiseni non è un casino, se ti limiti a questo, ma non posso rischiare.
Si apre la porta.
È occupato?
No, no, certamente, prego: esco.
Fingo di valutare l'acquisto di una maglietta prima di tornare al tuo camerino per aprirlo: sparito. Mi sono distratto ancora una volta.
Deve essere colpa di questo profumo: dice così tante cose che quasi non mi sento pensare.
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