giovedì, maggio 25, 2017

Terzo tempo


Vieni qui spesso?
Le suole si appiccicano al pavimento, ma il ritmo le stacca facilmente.
Mi piace come balli, mi piace come ti muovi.
Vieni spesso a visitare questo corpo? Credi sia veramente esistito qualcosa prima di te? Io non credo che il mondo continui ad esistere mentre dormo, eppure mi chiedo ancora: "come sta Annie?".
Credo esistano i mondi che sogno, le frange di futuro che attraverso nel mio incespicare sonnambulo, come perline di una gastronomia.
Assaggio una cucchiaiata di insalata russa, mentre il crescendo mi lambisce le caviglie immerse nella sabbia.
Me ne dai un sorso?
Prima, prima di questa sera, c'erano dei bambini sulla spiaggia che facevano castelli di ipotesi, usando eventi futuri e passati come innocui mattoncini.
Il bordo del bicchiere, il grande mare salato, la piccola rotonda sul male, gli inconcludenti elenchi con cui la nostra vita lineare cerca di descrivere quell'altra.
Sì, perché esiste anche una vita non lineare. Una vita in cui siamo già morti, già tristi e già ricchi come siamo stati e come saremo. Una vita di sogno, sospesa tra la premonizione e il dubbio.
Che ore si sono fatte? Lo scorrere del tempo non è meno arbitrario di un fuso orario.

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