Onde fuggire il
rischio di dare un qualche adito a chi mi vorrebbe internato tenterò
di diluire, rallentare, la trama della mia ispirazione, consapevole
del rischio di portare alla luce difetti e verità; l' aereoplano del
futurista non ha bisogno di far figurare le ali, perchè, passando
come razzo, non si presta a critiche. E se avesse un elica corta,
badate bene, nessuno se ne avvederebbe, ma anzi sarebbe elogiata la
velocità della sua performance.
Cosa
nutre l' illusione di una vita ordinaria? Direi il credere di essere
nati e di morire, in entrambi i casi accadimenti che non sono nella
nostra disponibilità. Sembra lecito dubitare della spiegazione che
Plutarco da' della pratica egizia di far circolare nei sacri
banchetti l' immaginetta di un defunto: ritiene infatti che questa
usanza trovi la sua ragione nell' invito ai commensali di godere del
momento presente. Si tratterebbe dunque di un edonistico e volgare
richiamo ai piaceri del corpo, un ' impostazione che può agevolmente
riportarsi alla mentalità greca, o al massimo al momento dell'
elenizzazione dell' Egitto. Posto che l' usanza non può
essere ricondotta a tale giustificazione, tenuto conto della
mentalità egizia e del concetto di Mè è,
bisogna investigarne il vero significato. Va escluso che si tratti di
un memento mori ante litteram. E' invece da ricondurre ai riti
iniziatici di intronizzazione del sovrano e alla risurrezione,
tematiche ben più consone ad un banchetto sacro. Come un capriolo,
ecco lo vedo, si rotola nella neve, saltella, si sdraia prono, rizza
la coda, mostra i denti, al richiamo si beffa del padrone, ma quello
è un cane: vicino al marmoreo arco ove giacciono le ossa di eroi,
nel freddo sacrario, cannoni! Due grazie, sulla ventina, qualche
passeggino, un ragazzino sul bob, le nuvole rosse! E il silenzio.
Non è una contraddizione continua, l' assenza nell' inseguire un
pensiero? Chi può dire di essere nato. Dodici ore di sonno
inframezzate da continui risvegli ti mandano in pappa il cervello e
ti fanno capire come stanno le cose. Magari impegnato in un putrido
sogno temi che sia reale la violenza che stai perpetrando, ti muovi
di casa in casa, o forse è lo spettro della tua oscenita', cerchi la
vittima prescelta, la mieti: la Patria sfondata! E' la vittima
tremante che si immola a scegliere il suo carnefice? Isacco rispondi.
O forse vi e' un libro, di rame, le pagine sono pesanti, con i nomi
degli eletti; e, se tutto fosse una prova, certamente in conseguenza
di una deprivazione di sonno falliresti. Ma non è poi tanto diverso
l' abuso di sonno per l' insonne, come la grappa somministrata al
poppante merdoso. Se delle spirali di energia tu segui le nere,
mettendoti in condizione di cadere dapprima annientando la volontà e
poi volendo liberamente il tripudio orgiastico e libidinoso, il
delirium di chi ti si assoggetta ti infonde la forza del
dominatore. Quando ti svegli e ti accorgi di non essere solo, nell'
istante in cui si congiunge la macelleria bulgara del sogno con una
qualche forma di primitivo affetto, la vedi tremare, non sei solo, l'
amore per la Patria ti riscalda.
Con la
presente Vi rendo il favore dei Vostri stucchevoli e pindarici post,
i quali mi hanno disgustato, costante tributo alla Vostra vanagloria,
veleno per i lettori.
4 commenti:
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In attesa che la gravità compiesse il suo sporco lavoro e che anche l'ultimo pezzetto rimasto attaccato ai peli del culo si decidesse a cadere proprio come tutti gli altri, ho letto la supercazzola che hai scagazzato e devo proprio farti i complimenti per l'abilità, tutta personale,di stimolare la gravità nonchè i muscoli connessi all'esercizio
in fondo anche annettere una tastiera alla carta igienica ha un senso
mi piace immaginarti mentre tappi una bottiglia di ferrari con le emorroidi. se no si sgasa
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