sabato, gennaio 19, 2013

Malcom xxx


Alcuni cartomanti danno un unico significato alle singole carte. Altri invece hanno riguardo anche al verso nel quale vengono scoperte: dritte o a rovescio. Più correttamente.
A me piace quando l' Appeso esce al rovescio. Provo dei buoni sentimenti per quell' uomo che non riesce a decollare, legato come uno dei palloncini del Luna Park della località balneare dove andavate d' estate. Forse a voi non piaceva; ma non c' era nient' altro da fare, alla sera.



                                                L' Appeso, Pamela Colman Smith



Casa sua era un labirinto.
Di pornografia.
Casse di porno. Vecchi VHS con qualche grande successo vintage.
Giornaletti del tempo del liceo, o forse anche prima.
C' era anche quell' amatoriale che aveva portato nonno, indietro dalla Thailandia; gliel' aveva fottuto la sera in cui aveva tirato le cuoia. Vecchio porco bastardo, era andato là a dar fondo al patrimonio di famiglia. Era tornato con quel sorriso beato e fuori dalla chiesa qualcuno aveva azzardato che era passato da un paradiso terrestre a uno celeste. Il Purgatorio dovevano essere stati quei due giorni intercorsi fra la data del suo ritorno e quello della sua definitiva partenza; questa precisazione risulta necessaria per coloro che si attengono alla dottrina cattolica post tridentina, che riconosce l' esistenza del Purgatorio. Lui sapeva che quei due giorni non potevano essere bastati a nonno. E ripensandoci meglio aveva cominciato proprio con quell' amatoriale la sua collezione, la sua mania, la sua obsessio: forse quella cassetta aveva una macumba o qualche altra diavoleria simile. E forse la ragazza del video non era neanche maggiorenne. Anzi, per dirla tutta, non lo era.
Capite bene, anche se siete dei dogmatici non particolarmente ferrati, che queste considerazioni ostavano alla salvezza di nonno. E Malcom, come si presentava in video-chat, era un dogmatico.
Poi aveva anche Dvd e Blu-ray. Non lo facevano impazzire; troppo definiti, perdevano, secondo lui, la dimensione del sogno.
E poi c' era tutto il porno che non si vedeva: quello storato in vari hard disk mobili; perchè si sa, chi, come Malcom, è nato con un porno fatto in una certa maniera, non voleva rassegnarsi a visionare qualche video in streaming. La cosa lo faceva sentire a disagio, impoverito, era un vulnus alla sua soddisfazione, ai suoi complessi di dominatore: doveva materialmente possedere quei byte. Certo, ogni tanto faceva anche quello, bazzicava, come si dice di quei puttanieri in bicicletta, faceva il pornografo peregrino, per tenersi aggiornato. Era uno che voleva essere dottore, in materia. Scriveva anche qualcosa, sui forum dedicati: aiutava gli utenti più acerbi, meno preparati, a trovare quella starletta che compariva da 31.40 a 33.10, lì sullo sfondo, in secondo piano. Non quella bionda che si sta masturbando, l' altra, quella che sembra lì per caso. Amava quella domanda: come si chiama; e la seconda lo mandava in visibilio: ha fatto altri film. Era il paladino di quei novellini primopelo: un venerabile Beda del porno.
Il più grande porno labirinto era nella sua testa. Era disordinato ma efficiente. Non dimenticava mai un nome o una scena. Andava a dormire con tanti flash pornografici. Si svegliava con tanti flash pornografici; li sognava. E quando se ne andava in giro, girava un porno. Con la fantasia, se vi piace la parola, ma in versione riveduta e corretta, catechizzata da una quarantina di scene tipiche. Nella vita, manco a dirlo, Malcom era un perfetto fallito; e poi non era abbastanza schizzato per non rendersene conto.

Non ci faceva neanche caso a quella valanga di porno disseminati per casa, tanti erano i porno impressi indelebilmente nella sua memoria. Era come Platone: bisogna sapere più di quanto si scrive di sapere; lui uguale, bisogna conoscere più porno di quelli che si possiedono.
E e in verità non ci faceva più caso da molto tempo, a quell' immenso mucchio di porno intorno a lui. Poteva continuare così, come un matrimonio di ferro, fra lui e l' ammasso pornografico. Se le pareti non avessero cominciato a stringersi come nella parodia porno di Indiana Jones. Proprio così, le pareti di casa sembravano aver deciso all' improvviso di stritolarlo. Lui, con le sue collezioni. Avete presente i demolitori di auto, quelli che riducono a un cubo la vostra beniamina, la vostra fedele compagna per un decennio, la vostra Fiesta?

Certo che ce l' avete presente. Ma che patetici quei narratori che si divertono a inventare titoli di film porno. Io sono uno storico e sento il dovere morale, l' imperativo categorico, di raccontarvi che il primo VHS a cadere fu quello di “Carni impazzite”. Fu quello a fargli cambiare idea, a fargli pensare per la prima volta di farla finita. Se siete dei borghesucci mettetevi pure la tuba nera di Freud, fatevi un giro di coca e pensate ad una psicosi.

Aveva acquistato tutto il necessario. Aveva comprato una di quelle corde spesse, chi è cresciuto vicino al porto sa di cosa sto parlando. Prima erano di iuta intrecciata, oggi le fanno sintetiche: durano di più, costano di meno e non fanno più quella porca figura di un tempo. Lui le conosceva per altri motivi: le aveva viste almeno un milione di volte nelle sue proiezioni. Non aveva mai avuto il coraggio di ammettere che gli piaceva quel genere di robette. L, aveva fatto un punto d' onore. Ma quel giorno, il suo ultimo giorno, con rammarico, aveva deciso di essere sincero: aveva sentito che all' inferno c' era un girone apposito per chi dice che il sadomaso no, non fa per lui. Sembrava quel cazzo di Charlie Chaplin nipponico che si inchino' davanti al generale MacArthur, subito dopo aver ammesso alla radio che lui, l' imperatore, era un figlio di putttana come, e probabilmentè più, degli altri; e, in poche parole, che non si trattava di discendenza divina.

Aveva scelto di morire. Era davvero un po' patetico, con quella saponetta in mano; aveva sentito che il sapone rendeva più facile lo scorrere della corda. Su wiki, si, era lì che l' aveva letto; gli piaceva wiki, subito, appena creata, gli piaceva l' idea, e per tanto tempo aveva curato la sezione hard. Poi basta; lui era un innamorato della pornografia: e lì, ecco, non si faceva una buona informazione.

Fa il nodo, lancia la corda, la anndoda alla trave, la sedia, è tutto pronto.
Gli sembrava di essere sul set di “per una pugnetta di troppo”, un porno western. Cazzo una produzione che lo arrapava parecchio, ma troppo limitata e con attrici di seconda categoria.
La morte, la morte, la morte è una cosa seria, non doveva pensare al suo porno. Però aveva anche sentito di uomini che si vantavano di morire come avevano sempre vissuto.

Calcia la sedia. E' appeso. Signore, se mi liberi non ti offenderò più con queste cosacce: lo dice piano. Il nodo si spezza. O meglio, si scioglie. Lui cade a terra. E' quasi incolume: nella caduta la sedia rovesciata e i suoi testicoli sono entrati in rotta di collisione. Un segno?
Qualche giorno resiste, sulla scorta dell' esperienza e del dolore.

Poscia, più che 'l dolor, poté 'l digiuno.
Sorride: ma che Signore degli Eserciti, era il nodo che era fatto male.

2 commenti:

Pamela ha detto...

Sono io quella sullo sfondo al minuto 31.00

Chuck ha detto...

Ti piace wiki, giovanotto?