venerdì, dicembre 16, 2011

Alibi, IX parte

Bene - pensai - ci siamo. Nel bene o nel male ora saprò. Questa persona, che mi si presenta così distaccata, così calcolatrice così onniscente così conscia del proprio potere in un modo che indossa perfettamente la mia idea di malvagio è perlomeno una persona capace, una persona informata dei fatti. Vorrà trarne un vantaggio, vorrà magari quello che potrebbe anche, per me, essere il male, ma sapendo mi dirà tutto ciò che serve per capire.

La mia presunzione e la mia speranza cominciavano subdolamente a farmi credere di avere, fino a quel momento, pensato per  presunzioni e agito secondo pregiudizio.

Continuai a pensare, tra me e me, mentre Eduardo si concentrava sul caffellatte dopo avermi parlato: sì questa persona è sgradevole, è manipolatrice, ha abbandonato una parte di se stesso senza rimorso e senza dolore ma sarebbe sbagliato, sarei sbagliato, a pensare che non possa conoscere ciò che io voglio sapere e che non possa per questo rendermene partecipe.

Perchè credere che un artista sarebbe una persona gradevole da frequentare solo perchè amiamo quello che ha composto o detestare per parentela le cose fatte da un malvagio? Ora lo capisco, e ne avrò conferma quando mi rivelerà quello che sto per chiedergli: c'è un momento in cui le cose dette e pensate e fatte si staccano da noi, e a parte l'effetto deperibile con cui le abbiamo lanciate e volute far intendere esse vivono di vita propria, perdendo ogni dipendenza.

Allo stesso modo la conoscenza: se spoglierò ciò che mi dirà dalle tracce di influenza che vi avrà inseminato  ciò che mi resterà da gustare sarà la verità. Perchè quest'uomo, che è il meglio di ciò che di quest'uomo conoscevo a quanto dice e a quanto sento, conosce la verità e nient'altro che la verità. E pur deformandola dovrà per forza usarla per esprimersi. Allora io carpirò i suoi segreti.

Posò la tazza, squadrandomi con gli occhi socchiusi, e prima che potessi formulare il primo di tutti i miei perchè, parlò per primo:

"No. Non sono il tuo deus ex machina. Da me non avrai di più di quello che ti ho detto, che è già molto. La realtà e la verità dei fatti le troverai da solo, se le cercherai dove sono veramente. Resta da vedere se una volta che le avrai trovate saranno ancora interessanti per te. Io sono solo venuto a mostrarti che esiste una decisione da prendere, perchè alla mia prima visita non ero stato abbastanza chiaro, lo ammetto.
Ma ora per sapere soffrirai; e capendo o no quale sia, farai la tua scelta."

1 commento:

midnight in paris ha detto...

questa puntata parla anche di me