sabato, agosto 27, 2011

Capitolo 16) Tra te e il mare

Non chiedo tanto, in fondo.
Vorrei solo rivedere il flash della mia vita, come accade a tutti i condannati a morte, da che mondo è mondo.
Eppure nessun lampo di luce, buio totale : è andata così Sebastiano.
In alternativa, sempre nei soliti film, ci sono quelli che nel momento cruciale pensano a qualcosa di bello, a ciò che di buono hanno combinato sulla terra.
Figli, donne, macchine sportive, che ne so, cose di questo genere.
Mi andrebbe bene anche così, dopotutto.
E io invece penso intensamente ai pezzetti di cavallo pugliesi; mentre mi trascino come una sanguisuga verso il mio carnefice, non ho altro per la testa che il panino con i pezzetti al sugo : buonissimo.

"Muoviti, Lei vuole vederti" - con pacatezza, il killer del mistero mi consegna la salvezza.

Incredulo scavalco il corpo di Occhi Gialli, e prima di sprofondare nella luce metallica, il mio sguardo cade sul nostro secondo compagno di prigionia : è in un angolo, avvolto nel buio come in un mantello, ed eppure mi sembra di conoscerlo.

"Posso domandare chi sarebbe la Lei in questione?" - dopo un'eternità nell'oscurità, l'arancione dei neon mi abbaglia : non riesco nemmeno a guardare in volto il mio accompagnatore.
Che comunque decide di non rispondermi, come se non avessi proferito parola.
O come se fossi nuovamente un cadavere che cammina.

Saliamo parecchie scale, e poi passiamo attraverso un corridoio stretto; alla mia destra, altre stanze uguali a quella in cui ero rinchiuso. Una è aperta, e per un attimo mi sembra di riconoscere Deborah all'interno. In catene.
Altre scale. La vita è fatta di scale...lasciamo perdere.

"Siamo arrivati" - e mentre il mio secondino mi spinge dentro una stanza, mi accorgo che è altissimo, almeno due metri, ed ha un'inquietante cicatrice su una guancia.
Entro; Lurch mi segue a ruota.
All'interno la luce è quella solare, fortunatamente, anche se debolissima, e c'è solo una possente scrivania di quercia, con dietro un grande finestrone panoramico. Completamente dipinto.
Una donna dai capelli candidi è in piedi, mi dà le spalle, lo sguardo assorto nel mare di tempera e olio.

"Considerati onorato di conoscere Gòto in persona, un tale privilegio non è concesso a tutti".
Poi Lurch esce dalla stanza, e ci lascia soli : io, lei e il mare.

1 commento:

giotto ha detto...

gòito