Non riesco più a ricordare qual è quel momento in cui si smette di leggere e si incomincia a scrivere…eppur non trovando quello che cerco trovo interessanti alcuni parallelismi con i grandi del passato; uomini all’antica, diciamo.
Come il più grande uomo scimmia del pleistocene, per esempio.
Questo è uno di quei momenti in cui immagino il lettore voltare pagina ignaro che quando riprenderà a leggere si troverà davanti a qualcosa di completamente diverso da quanto aveva letto precedentemente e, immaginandolo smarrito, lo vedo cercare di ricostruire come sia stato possibile un errore di impaginatura tanto grossolano.
Io la chiamo “scrittura-antiuomo” o, preferibilmente, “scrittura-miraggio”.
cout<< “Brancamenta alle crociate! Il film che vi terrà col fiato sul collo!”; Da quando non guardo più la tv sono costretto ad inventarmi delle pubblicità che mi tengano sveglio nelle pause tra un pensiero e l’altro. Però, prima di escogitare questo espediente mi sono sorbito interminabili momenti di silenzio durante i quali, tra le altre cose, ho pensato ad uno spazio nuovo, un luogo dove ogni punto è equidistante da tutti gli altri.
Ma, caro lettore, quando si parla di certe cose, penso sia doveroso ricordare anche chi dice: “non si è mai visto piangere un pistolero”.
2 commenti:
il sigaro toscano è in pericolo
non più willie...ora angelo
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