Fumo.
Tanto fumo arcobaleno. Una nebbia densa, nel pieno stile milanese; Milano: città della moda. Gli fa concorrenza Torino; DICO, l'avete visto Lapo? Con quel suo fare da rabbino capo della moschea evangelica di Ceva: città santa per cosacchi, moscoviti e prostitute ginevrine. Il popolo dice che il mondo è bello perchè è vario; il popolo la cui mente merita più vergate di uno schiavo indolente; il popolo che soffre in silenzio, mentre dovrebbe gridare di piacere, per il nostro piacere.
Le cose brutte, il dolore, la sofferenza, insomma, tutte le cose che non desideriamo per le cose a cui teniamo sono come un variegato, hanno un sacco di sfumature. Mica come la felicità che è una sola. Eppure tutte queste piaghe preferiamo che si abbattano su chi disprezziamo, odiamo, consideriamo inferiore: certo credo che, se si provasse piacere nel dolore, il piacere diventerebbe troppo a buon mercato, si svaluterebbe, si ricercherebbero le sofferenze più raffinate, e il peccato non sarebbe più considerato nei termini attuali, forse non esisterebbe, più probabilmente sarebbe un peccato non soffrire. Ci sarebbero meno ipocrisie, perchè la guerra è bella anche e soprattutto se fa male, le bombe atomiche: un lusso da sceicchi, per non parlare delle armi batterioloiche: un piatto per palati fini, per veri gourmet, come un bel pollastrello coll' aviaria. Se il dolore fosse piacevole e meno dichiaratamente sbagliato lo si potrebbe scegliere solo dopo un' attenta meditazione.
Chissà che influsso potrebbe avere tutto ciò sulla quantità di visitatori di iPiroga.
Le contorsioni mentali fanno male.
mercoledì, maggio 16, 2007
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2 commenti:
la coscienza di genno
la coscenza degli analfabeti
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