I vincitori e i vinti della vita.
"Perchè l'intera umanità? -inquit- Perchè pochi uomini non possono fare al caso tuo?"E rispondo citando:
Nessun uomo è un'isola, intero per se stesso. Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della terra. Se una zolla viene portata dall'onda del mare, l'Europa ne è diminuita, come se un promontorio fosse stato al suo posto, o una magione amica, o la tua stessa casa. Ogni morte di uomo mi diminuisce perché io partecipo dell'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona per te.
John Donne
(e ciò che manca a manca...non manca a destra!)
Ma se manca anche un solo uomo a questo appello, l'intera umanità non basta a sopperire questo vuoto. Si superano i pregiudizi dell'opinione solo se si hanno tutte le opinioni; e io, in questo fantomatico esempio, vorrei avere tutte le opinioni.
Vorrei sapere cosa risponde il coro dell'umanità, ogni sua singola voce o grido o sussurro, alla domanda: CHI, solo e solamente CHI, è il vincitore della vita?
Colui che vive lavorando con un occhio il proprio campo e spiando geloso con l'altro quello del vicino?
Colui che prova piacere nel fare il torto?Nel restituirlo?
Nel professarsi innocente?
Colui che non si ascolta?
Vince la vita l'accidioso, il rancoroso, l'altruista o il perverso?
Vince la vita il sicofante?Il goffo l'offeso o l'idiota?
Ma più profondamente, cos è il vincitore della vita?
E' un singolo uomo?
Sono vincitori tutti coloro incarnati da un medesimo aggettivo?
Sono gruppi?
Sono bestie?
Oppure, tornando a citare John Donne, sono solo e sempre tutti quanti, nessuno escluso?
Nessuno escluso.
4 commenti:
per chi suona il campanello
quel donne di donne ne ha viste poche
ogni uomo è un isola
la sicilia!
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