Alcuni cartomanti danno un unico significato alle singole carte. Altri invece hanno riguardo anche al verso nel quale vengono scoperte: dritte o a rovescio. Più correttamente.
A me piace quando l' Appeso esce al rovescio. Provo dei buoni sentimenti per quell' uomo che non riesce a decollare, legato come uno dei palloncini del Luna Park della località balneare dove andavate d' estate. Forse a voi non piaceva; ma non c' era nient' altro da fare, alla sera.
L' Appeso, Pamela Colman Smith
Casa sua era un labirinto.
Di pornografia.
Casse di porno. Vecchi VHS con qualche
grande successo vintage.
Giornaletti del tempo del liceo, o
forse anche prima.
C' era anche quell' amatoriale che
aveva portato nonno, indietro dalla Thailandia; gliel' aveva fottuto
la sera in cui aveva tirato le cuoia. Vecchio porco bastardo, era
andato là a dar fondo al patrimonio di famiglia. Era tornato con
quel sorriso beato e fuori dalla chiesa qualcuno aveva azzardato che
era passato da un paradiso terrestre a uno celeste. Il Purgatorio
dovevano essere stati quei due giorni intercorsi fra la data del suo
ritorno e quello della sua definitiva partenza; questa precisazione
risulta necessaria per coloro che si attengono alla dottrina
cattolica post tridentina, che riconosce l' esistenza del Purgatorio.
Lui sapeva che quei due giorni non potevano essere bastati a nonno. E
ripensandoci meglio aveva cominciato proprio con quell' amatoriale la
sua collezione, la sua mania, la sua obsessio: forse quella cassetta
aveva una macumba o qualche altra diavoleria simile. E forse la
ragazza del video non era neanche maggiorenne. Anzi, per dirla tutta,
non lo era.
Capite bene, anche se siete dei dogmatici non particolarmente ferrati, che queste considerazioni
ostavano alla salvezza di nonno. E Malcom,
come si presentava in video-chat, era un dogmatico.
Poi aveva anche Dvd e Blu-ray. Non lo
facevano impazzire; troppo definiti, perdevano, secondo lui, la
dimensione del sogno.
E poi c' era tutto il porno che non si
vedeva: quello storato in vari hard disk mobili; perchè si sa, chi,
come Malcom, è nato con un porno fatto in una certa maniera, non
voleva rassegnarsi a visionare qualche video in streaming. La cosa lo
faceva sentire a disagio, impoverito, era un vulnus alla sua
soddisfazione, ai suoi complessi di dominatore: doveva materialmente
possedere quei byte. Certo, ogni tanto faceva anche quello,
bazzicava, come si dice di quei puttanieri in bicicletta, faceva il
pornografo peregrino, per tenersi aggiornato. Era uno che voleva
essere dottore, in materia. Scriveva anche qualcosa, sui forum
dedicati: aiutava gli utenti più acerbi, meno preparati, a trovare
quella starletta che compariva da 31.40 a 33.10, lì sullo sfondo, in
secondo piano. Non quella bionda che si sta masturbando, l' altra,
quella che sembra lì per caso. Amava quella domanda: come si
chiama; e la seconda lo mandava in visibilio: ha fatto altri film.
Era il paladino di quei novellini primopelo: un venerabile Beda del
porno.
Il più grande porno labirinto era
nella sua testa. Era disordinato ma efficiente. Non dimenticava mai
un nome o una scena. Andava a dormire con tanti flash pornografici.
Si svegliava con tanti flash pornografici; li sognava. E quando se ne
andava in giro, girava un porno. Con la fantasia, se vi piace la
parola, ma in versione riveduta e corretta, catechizzata da una
quarantina di scene tipiche. Nella vita, manco a dirlo, Malcom era un
perfetto fallito; e poi non era abbastanza schizzato per non
rendersene conto.
Non ci faceva neanche caso a quella
valanga di porno disseminati per casa, tanti erano i porno impressi
indelebilmente nella sua memoria. Era come Platone: bisogna sapere
più di quanto si scrive di sapere; lui uguale, bisogna conoscere più
porno di quelli che si possiedono.
E e in verità non ci faceva più caso
da molto tempo, a quell' immenso mucchio di porno intorno a lui.
Poteva continuare così, come un matrimonio di ferro, fra lui e l'
ammasso pornografico. Se le pareti non avessero cominciato a
stringersi come nella parodia porno di Indiana Jones. Proprio così,
le pareti di casa sembravano aver deciso all' improvviso di
stritolarlo. Lui, con le sue collezioni. Avete presente i demolitori
di auto, quelli che riducono a un cubo la vostra beniamina, la vostra
fedele compagna per un decennio, la vostra Fiesta?
Certo che ce l' avete presente. Ma che
patetici quei narratori che si divertono a inventare titoli di film
porno. Io sono uno storico e sento il dovere morale, l' imperativo
categorico, di raccontarvi che il primo VHS a cadere fu quello di
“Carni impazzite”. Fu quello a fargli cambiare idea, a fargli
pensare per la prima volta di farla finita. Se siete dei borghesucci
mettetevi pure la tuba nera di Freud, fatevi un giro di coca e
pensate ad una psicosi.
Aveva acquistato tutto il necessario.
Aveva comprato una di quelle corde spesse, chi è cresciuto vicino al
porto sa di cosa sto parlando. Prima erano di iuta intrecciata, oggi
le fanno sintetiche: durano di più, costano di meno e non fanno più
quella porca figura di un tempo. Lui le conosceva per altri motivi:
le aveva viste almeno un milione di volte nelle sue proiezioni. Non
aveva mai avuto il coraggio di ammettere che gli piaceva quel genere
di robette. L, aveva fatto un punto d' onore. Ma quel giorno, il suo
ultimo giorno, con rammarico, aveva deciso di essere sincero: aveva
sentito che all' inferno c' era un girone apposito per chi dice che
il sadomaso no, non fa per lui. Sembrava quel cazzo di Charlie
Chaplin nipponico che si inchino' davanti al generale MacArthur,
subito dopo aver ammesso alla radio che lui, l' imperatore, era un
figlio di putttana come, e probabilmentè più, degli altri; e, in
poche parole, che non si trattava di discendenza divina.
Aveva scelto di morire. Era davvero un
po' patetico, con quella saponetta in mano; aveva sentito che il
sapone rendeva più facile lo scorrere della corda. Su wiki, si, era
lì che l' aveva letto; gli piaceva wiki, subito, appena creata, gli
piaceva l' idea, e per tanto tempo aveva curato la sezione hard. Poi
basta; lui era un innamorato della pornografia: e lì, ecco, non si
faceva una buona informazione.
Fa il nodo, lancia la corda, la anndoda
alla trave, la sedia, è tutto pronto.
Gli sembrava di essere sul set di “per
una pugnetta di troppo”, un porno western. Cazzo una produzione che
lo arrapava parecchio, ma troppo limitata e con attrici di seconda
categoria.
La morte, la morte, la morte è una
cosa seria, non doveva pensare al suo porno. Però aveva anche
sentito di uomini che si vantavano di morire come avevano sempre
vissuto.
Calcia la sedia. E' appeso. Signore, se
mi liberi non ti offenderò più con queste cosacce: lo dice piano.
Il nodo si spezza. O meglio, si scioglie. Lui cade a terra. E' quasi
incolume: nella caduta la sedia rovesciata e i suoi testicoli sono
entrati in rotta di collisione. Un segno?
Qualche giorno resiste, sulla scorta
dell' esperienza e del dolore.
Poscia, più che 'l dolor, poté 'l
digiuno.
Sorride: ma che Signore degli Eserciti, era il nodo
che era fatto male.