venerdì, luglio 16, 2010

Il viale alberato

Le foreste e le cattedrali.

Esiste un' attrazione fatale che da quaranta gradi Celsius porta alla dannunziana pioggia nel pineto: o per lo meno ad invocarla.
Dall' invocazione scaturisce sempre qualcosa: la fortuna di ricordare un sogno fatto in un pomeriggio d' estate, un angelo caduto.

Gli alberi, gli alberi sono angeli caduti.

La testa,
le radici: intelligenza potente. Non una spasmodica ricerca del nutrimento: la conoscenza dei punti cardinali, la consapevolezza del vero movimento.

Le foglie,
cio' che è visibile, l' ancestrale respiro della terra.

Il fiore, lo sposalizio delle linfe che scaturiscono dal suolo con il sole. Il farsi incontro, la prosecuzione delle specie, l' unione nel senso comune.

E soprattutto la tensione verso l' alto; la congiunzione fra la terra e il cielo.

Sta scritto nella tavola Smeraldina:
Egli sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori.

Gli uomini sono alberi caduti.

2 commenti:

Esmeralda ha detto...

deku tree

la sapete una cosa? ha detto...

sono un ontano, ecco l'ho detto