sabato, settembre 27, 2008

La droga del marinaio

Un' incontro casuale.
Un metapod piantagrane nell'erba alta.
Poca esperienza, pochi oggetti, poco di tutto. 
Il giocatore medio abbandona lo scontro più per noia che per pietà.
La convenzione di Berna l'annovera tra la fauna protetta. Ma chi? Serve un soggetto, a questa frase.
Una lampreda, si', la pesca ne è vietata in Olanda e Francia, anche se si nutre di sangue.
E' un periodo propizio per la ricerca dell'animale guida. Ne appaiono sul ciglio delle strade, allontanati dal centro della foresta dagli speculatori edilizi, ne appaiono tanti che più non si contano: lamprede, cani, cerbiatti, tigri, tigri contro tigri, piccoli cacciatori notturni, civette, moscardini, capodogli.
Poi un suono lontano, l'accendersi dei fari nella nebbia, un suono come di tuono nascosto nella stanza genovese di un giovane logorroico, una noce moscata: la droga del marinaio.

venerdì, settembre 19, 2008

martedì, settembre 16, 2008

El polveron (come fare un post senza scriverlo)

Adesso un attimo che vado a farmi la barba.
Eccomi. Ci ho messo poco o tanto? Boh, chiediamolo all' I Ching.
Dov'ero rimasto? Ah ecco, stavo parlando di come io ed Irreprensibile abbiamo convenuto su come sia poco consigliabile abusare delle doti oracolari di un oracolo. 
Ma la tentazione! La tentazione è forte capite? Uno è li' cosi' indeciso, cosi' titubante, represso, dubbioso e timoroso che prendere il primo consiglio che capita gli sembra l'unica cosa da fare. 
Non ne siete sicuri? Chiediamolo ai tarocchi.

Giovedi' 28 agosto internet non funzionava. E' una cosa che negli anni si è ripetuta altre volte, ma non riesco proprio a farci l'abitudine. Sono come uno di quei marinai svedesi che hanno saltato il militare perchè non riuscivano a disintossicarsi da messenger. Sono affetto da quel male che Irreprensibile chiama "la smania di google" oppure "quel-male-che-io-chiamo-la-smania-di-google". La smania di google ti costringe a cercare qualunque idiozia ti passi per la testa. Insomma, stavo malissimo.
Giovedi' 28 agosto, nel pomeriggio, guardo il computer chiedendo a cosa possa servire senza una porta sul mondo. Gioco un pò a space cadet, a spider, a hearts, ma la mia sete non si placa.
Non devo essere intrattenuto ma essere io ad intrattenere gli altri.
Cosi' apro il blocco note e programmo il post del mio ritorno in rete.
In tutta la sua magnificenza, per la serie "come fare un post senza scriverlo", ecco a voi:

Viaggio nel tempo

Edu si sfilò i guanti gialli. Lo giurò a sè stesso, si disse: "non cucinerò mai più a quel modo, cosi' come un pazzo, mentre intanto mi scappa da cagare".
Sorrise, a quel modo beffardo che lo faceva sentire nobile. Dire le parolacce lo faceva stare proprio meglio.
Guardò l'orologio, scuotendo la chioma, che nonostante i primi capelli bianchi dei trent'anni cresceva sempre rigogliosa, come una tettoia coperta dall'edera tutte le primavere.
Guardò l'orologio, pensando: "ora arriva quel minchione" e puntuale come il bruciore alle chiappe dopo che si è mangiato troppo cioccolato, Pisto girò le chiavi nella toppa.
Non gli piaceva la Spagna, ma era contento di essere li', a casa. Posò il basco, un regalo di Edu, sulla cassapanca. "La pendola ticchettava lenta come lo scroto possente di un toro da monta sulla cima dell'Everest", pensò Pisto, con una certa malizia. 
Gli piaceva pensare come in un libro. 
"Si schiari' la voce: Sono a casa! risuonò nell'appartamento in cerca di Edu. Era un bellissimo tramonto di fine agosto, i toreri si cacavano addosso poco distante, in attesa della maschia carica del bovino imbufalito"
No, pensò, mentre posava la cartellina piena di fascicoli pieni di fogli pieni di cazzate, "bovino imbufalito" non suona mica bene.
Edu entrò nel suo campo visivo: altissimo, biondo nonostante l'età, con qualcosa di nobile nell'aspetto: doveva aver detto parecchie parolacce durante la giornata.
"Come è andato il lavoro, merda secca?"
"Bene bene"
"Sono irato"
"Lo vedo...hai litigato ancora con la signora Pelotas? Quella del terzo piano?"
"Ma và! Che cosa dici! Sono irato con noi..."
"Con noi? In che senso? Oh no...ancora quella stupida storia"
"Non è una storia stupida Pisto! L'I Ching aveva detto di non andare a vivere insieme! Aveva detto di no e noi ce ne siamo sbattuti! Abbiamo fatto una cazzata e abbiamo fat"
Pisto lo guardò pieno di dolcezza.
"No Edu...abbiamo fatto bene..."
Lo strinse nel suo piccolo, caldo abbraccio.
"...abbiamo fatto bene a sposarci"

La folla esplose in un boato fiammeggiante, mentre il torero entrava nell'arena.

I regoli e la scatola blu

E se bastasse un calcolo per rimettere a posto tutto ?
Un semplice + , un piccolo =
Del resto...
Suon di campana non caccia cornacchia
Alle prime minestre non si ingrassa
Al cieco non si mostra la strada
Al primo colpo non cade l'albero
Non tutte le volte che si veggono i denti s'ha paura dei morsi
Dolce vivanda vuol salsa acerba
In cibo soave, spesso mosca cade
Un torso di pera cascata è la morte di mille mosche
Quando il guardiano gioca a carte, cosa faranno i frati ?
Cane scottato dall'acqua calda ha paura della fredda
Per un miracolo non si va sull'altare
Il bastone fa fuggire il cane dalle nozze
Gamba mia non è vergogna di fuggir quando bisogna
Tristo è quel bifolco che si guarda indietro a guardare il solco
Un furfante governa cento poltroni e cento poltroni non governano un furfante
Quel che duole, sempre non è scabbia
Colla pazienza il gobbo va in montagna
Colla pazienza s'acquista scienza
La pazienza è dei frati e delle donne che han gli uomini matti
Chi è inciampato nelle serpi ha paura delle lucertole
Siedi e sgambetta, e vedrai la tua vendetta
Chi patisce compatisce
Non fruttifica chi non mortifica
Chi ha paura si faccia sbirro
Chi ha paura d'ogni figura spesso inciampa nell'ombra
Chi ha buon cavallo in stalla può andare a piedi
Chi ha paura si guardi le brache
Chi non vuol piedi sul collo, non s'inchini
Al levar delle tende si conosce la festa
E non son tutti uomini quelli che pisciano al muro

Due caballeros + un caballero sperduto = iPiroga

lunedì, settembre 15, 2008

Pacs, dico. O' cartello 'nnamorato

Mi sono innamorato di un cartello stradale.
A dir la verità non ne sono sicuro; ah, sapete com' è l'amore. Lui è così bello, così perfetto; così altruista. E io lo vorrei tutto per me. Forse una notte lo rapirò, e ci sposeremo in uno di quei pochi e civili paesi dove i cartelli stradali si possono sposare. Ebbene sì, voglio che la nostra unione sia riconosciuta, non voglio più vivere il nostro amore clandestinamente. Ieri sono andato a lavarlo con acqua e sapone, era il più bello. Oggi passerò di li e farò finta di non vederlo. Io lo amo.

domenica, settembre 14, 2008

Binomio sciamanico: rucola e peperoncino

Acquistare è diverso da stare ad Acqui.
Certo, si può sempre comprare delle coppe per raccogliere le acque a 74° centigradi (da una fontana un tempo diruta dal tempo) per tenersi al caldo, ma starsene ad Acqui cosi', per strada, col tempo che tira, lontani da casa e coi prezzi che ci sono in giro è proprio una cosa che non s'ha da fare.
Avrete comunque capito che il calore è quello che ci vuole per alleviare il dolore delle sinusiti, che tanto affliggono i giovani. Ma quale calore? 
Ci vuole un calore rituale, un riscaldamento non solo fisico ma anche mistico, un contatto col grande spirito. Oppure è altrettanto consigliabile l'ultizzo di una peretta, di un sondino nasale, o di qualcosa come un profumo vigoroso: del mirto, dell'eucalipto, del timo selvatico screziato dal vento impietoso della valle bormida.
Dopo, dopo si che sarà opportuno tornare al tuo windows, al tuo ubuntu, al tuo raffinato sistema operativo dell'inoperosità. 
Spulciare youtube alla ricerca di una gemma delicata, di un piccolo canestrello rimasto sul fondo di una confezione cilindrica di scarsa praticità: il video del piccolo Rostropovich che suona il preludio alla prima sonata per violoncello di Giovanni Sebastiano Bach.
E mentre l'estasi ti abbandona non riesci nemmeno a ricordare il dramma delle tue sinusiti: è acqua passata.

venerdì, settembre 12, 2008

Il parere spassionato di un iraniano. Il fallimento delle aspirazioni dell' uomo qualunque.
Separazione netta delle carriere!
Piccolo manuale ab uso privato, lo scopone: il punto perso per distrazione. L' installazione di ubunto, la messa in dubbio del parere di un uomo ragionevole.
Il dottor Sottile!
Trapani gioiosi, trapani di dentisti!
Il tappeto volante è l' elemento che non può
Che
Rantoli nelle soffitte.

giovedì, settembre 11, 2008

stile libero

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