C' erano tutti. Robison Crusoe, il cardinal De Luca e i suoi adepti, Cesare Beccaria e Muratori. E anche il vecchio professore: insomma, quei bravi ragazzi. Che non beccavano, a parte il cardinale. In un' atmosfera raffinata Beccaria cominciava a raccontare una rinomata storiella goliardica dei tempi dell' università...
...nell' antico paesello di Montalto Ligure un giorno accadde che il curato, don Matteo, dovesse andare a compiere certi affari giù in Ventimiglia; si mormora che lasciò il compito di confessare al sagrestano, non per particolare malizia ma per non alimentare le nevrosi delle antiche zitelle del paese (perentoriamente convinte di morire l'indomani con la coscienza macchiata). Nel segreto del confessionale nessuna si sarebbe accorta dell' illecita sostituzione, peccati grossi non si prevedevano per l' indomani, e il prete disse al sagrestano di assolverle tutte (certo lui avrebbe fatto lo stesso), e di prima mattina partì. E il lavoro del sacrestano cominciò, assolse una vecchia, due vecchie, tre vecchie; insomma ordinaria amministrazione. Ma l'imprevisto, l'imprevisto aveva curve particolari, era la fanciulla più bella del paese.
Padre mio se voi lo sapeste,
ho commesso un grave peccato,
spero vio me lo perdonerete laiola, laiola, laiolalalà
l'altra sera soli soli, soli soli col mio diletto,
me la mise una mano sul petto laiola, laiola, laiolalalà
con quell'altro impertinente,
mentre io non volevo mica,
si permise toccarmi la fi..laiola, laiola, laiolalalà
dopo un giorno di lavoro,
l'era stanco come un mulo,
gielo miser tre volte nel cu..laiola, laiola, laiolalalà
e laiola, laiola, laiolalalà....
Il sagrestano non se la senti' di assolverla, così, su due piedi, sapeva che in certe circostanze c' erano degli andempimenti particolari, alcune preghiere, non voleva di certo lasciare che quello splendore se ne andasse nel peccato; allora la pregò di aspettarlo un attimo e corse in sacrestia. In preda allo scoramento più totale gli venne l' idea: consultarsi coi bambini, che giocavano proprio lì fuori. Li chiamo'. Quanto da' Don Matteo per un' inculata?
(in coro)- un ovetto chinder e una fetta di panettone.
martedì, maggio 06, 2008
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5 commenti:
sei un mostro
rete pardon non rete
rete pardon non reta
blasfemo
non mi ha fatto ridere
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