martedì, gennaio 29, 2008

#A61022

Rosso fuoco.
No, non sono un sinesteta. Mi piace giocare, non me ne devo vergognare.
Anzi no, e d'improvviso mi accorgo di poter rivivere parti della mia infanzia che non ho mai vissuto, ma che indirettamente mi interessano.
Entro nella scuola ormai buia, fredda, che puzza di bambini e si, di gioco d'azzardo; sembra l'anticamera di un posacenere pieno.
Le maestre sono li, che trafficano con numeri e nomi.
Non parlano dei loro bambini e nemmeno di quelli degli altri, quelli a qui dovrebbero fare, appunto, da maestre; ma parlano di bambini più grandi, bambini che giocano a calcio.
D'improvviso capisco, come una rivelazione notturna e d'annunziana, che quello che speravo essere un consiglio di classe è invece una turpe e invirtuosa asta di fantacalcio.
Anche le suore partecipano: è la morte dell'arte.
Alzo gli occhi al soffitto e li, appesi come salami, mi ammiccano i fumi dei cannabinoidi magari assunti in gioventù dalle mie stesse maestre.
Spaventato dalle rivelazioni, mi metto in punizione da solo, mandandomi nell'angolo più vicino a calci nel sedere.
Ma gli angoli sono tutti occupati.Da chi?Da che cosa?
Da cataste disordinate di bottiglie d'alcolici vuote.
D'improvviso mi coglie, ancora, una rivelazione fondamentale: anche le maestre e i maestri sono, o forse erano, ragazze,ragazzi, uomini e donne come noi, spaventati e forse affascinati dal fatto che anche i loro maestri, cattivi, fossero persone normali.
Non mi stupivo cosi da quando scopri' che lo scarlatto era #FF2400; del resto non sono un sinesteta.
Ci vuole poco a stupirsi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

chi lo dice lo è

Anonimo ha detto...

FANTACALCIO??????????

Anonimo ha detto...

river isco