mercoledì, gennaio 03, 2007
Giù la testa
Una melodia di tamburi giapponesi riempe l'aria e scassa il cazzo, i vicoli si popolano di gatti pechinesi armati, la lotta senza quartiere contro i porci topi è appena cominciata. I pacifici abitanti del borgo chiudono le persiane e il vecchio Sbob, il barman del saloon di fronte, toglie gli specchi dalle pareti. Intanto Jenny, la ballerina cantante seduta al pianoforte intona una cauta ninnananna volta a non arrapare troppo i rozzi avventori del locale: il vecchio parroco gliel' aveva detto di stare attenta, le aveva raccontato la fine della sua predecessora, il peccato, la carne, il sangue e le budella; beviamoci sopra, poi le aveva detto, e sorseggiando liquido dorato intanto le aveva posato laidamente una mano sulla gamba, e continuò a berci sempre più sopra, fino all'indomani mattina, la mattina di oggi, giorno maledetto. Lo sceriffo dalle pistole di plastica non avrebbe visto: la marmellata della nonna sarebbe stata rubata ancora una volta.
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3 commenti:
io e te tre metri sopra la marmellata
mi sembra evidente una accusa infamante nei confronti della chiesa
bom bom bom
uaaaa uaaa uaaaaa
oh! ehi-oh! ehioh!
bom bom bom!
uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ua ua uaaaa
ciao ennio
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