E' stato un 2006 col botto amici:e noi caballeros non possiamo che augurare a noi e a voi che il 2007 non sia da meno...ma prima:L'OROSCOPONE segno per segno.
Quaglia: per voi il 2007 si prospetta pieno di sorprese,un nuovo vicino di casa,un nuovo frigo,un FIGLIO.Fidarsi della giovane donna ispanica che ha bussato alla vostra porta affermando che questo pargoletto è il frutto della vostra notte di passione in una frutteria di Caracas?
Tasso nano: nella seconda metà del 2007 scoprirete che vostra madre in realtà è vostra sorella e che è stata fecondata da uno scaldabagno in cattività, per di più omosessuale.Fuggite e ricominciate una nuova vita.
Cotechino: grazie ad Urano che accoglie presso di sè la seconda stella a destra quello è il cammino finalmente il 2007 sarà un annata nel segno dei soldi.Lenticchie e cotechino.
Papera: come è noto solo le donne nate in settembrino nebbioso sono di questo segno.Donne,lasciate perdere i vostri mariti e per questo 2007 fate voto di castità,soprattutto se ispaniche,cosi finalmente le frutterie di Caracas potranno godersi le ferie arretrate.
Camorrista: per il 2007 la parola d'ordine è nessun sequestrato,fuori i fucili.
Delfino: il delfino di Francia è l'erede al trono.
Catechista: voi non credete negli oroscopi,merde.
Picchio: per il picchio il 2007 sarà un anno di svolta,infatti Venere,la squillo di cui vi siete innamorati finalmente si deciderà a concedersi gratis e non come ad un normale cliente.Sapete cosa chiede una ragazza della notte a Babbo Natale?...
Calciatore: ma a voi non deve dire niente nessuno, nel 2007 come nel 2006 ci ruberete donne soldi sonno e passione.Buon anno,grazie al cazzo.
Caballero: a coloro che sono nati sotto il segno del caballero,ovvero tre, il 2007 sarà l'anno del successo grazie ad Orione che entrando in Giove che stava entrando(da dietro)in una scrofa praticante il culto del dio iPiroga garantirà al loro sito un'insperata annata di gloria e (forse) la possibilità di mantenere per piu di un mese di fila la graduatoria nove di shyny.
Ah dimenticavo , forse il 2007 sarà anche l 'anno di SNL.Buon anno iPiroga a tutti
sabato, dicembre 30, 2006
martedì, dicembre 26, 2006
domenica, dicembre 24, 2006
HO HO HO
Amici caballeri mi dispiace ma non sono stato in grado di realizzare il post della Vigilia, nè penso che scriverò quello di Natale. Non è che mi sia mancata l'ispirazione, ma i tanti piccoli post puer che partorivo erano così tremendamente...non in linea coi nostri buoni sentimenti...ad ogni modo ognuno ha le sue debolezze, che poi sono anche una gran cosa, a pensarci bene; e approfitto della democristiana commozione del momento, che mi fa colare lacrime di wiskey sulle guance, per dirvi:
vi voglio bene amici,
il sempre vostro
Pierferdinando Casini
p.s. un bacino anche a Diliberto
vi voglio bene amici,
il sempre vostro
Pierferdinando Casini
p.s. un bacino anche a Diliberto
venerdì, dicembre 22, 2006
Il valore del Natale
Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune.Come svegliarsi un giorno e decidere di mettere lo spazio dopo le virgole.
Dopo il risveglio è come prima del risveglio.Solo il caffè fa la differenza.
Nero.Nero.Nero.Moka.
Il Grinch, attenti al Grinch bambini.Perchè svegliarsi la mattina di Natale e non trovare nessuno ma solo caffè sul tavolo, è una gita nei fiordi del silenzio.Natale in un motel.Al Mirò per la Befana ti appendono la calza al camino finto, chissà quali delizie a Natale.Intanto Il Salsizza nella sua cameretta scrive la lettera per Papà Natale, tutti rimaniamo bambini nel nostro cantuccio, fuori piove, Roemer lo sta pensando, ma lui non lo sa
Caro Pappa Natale
anche quest anno ti chiedo soltanto una cosa: non farci mai mancare la ciccia buona da mangiare.Il resto fai tu,che siano giocattoli vestiti o panettoni, meglio se panettoni, con l'uvetta.E i canditi.
Di 25 dicembre con la i ce ne sono pochi, anzi uno, tutti gli altri sono la solita festività che si ripete.L'uomo fuori dal comune la mattina di Natale guarda Vatel registrato.
Sotto l'albero di cartone un solo dono.
La caffettiera a forma di mucca.
Che caffè la mattina.One coffee uomo.
E poi subito in strada.
Eccoli li gli uomini che girano, si telefonano. si fanno gli auguri, saltellano.
Un saluto a Salsizza col tartufone in una mano e un negrone nell'altra.Una strizzatina di occhio assai complice al Grinch.E di nuovo via.
Via dalla luce,via dalla gioia del branco, giù dal palcoscenico, un salto nel silenzio
Dopo il risveglio è come prima del risveglio.Solo il caffè fa la differenza.
Nero.Nero.Nero.Moka.
Il Grinch, attenti al Grinch bambini.Perchè svegliarsi la mattina di Natale e non trovare nessuno ma solo caffè sul tavolo, è una gita nei fiordi del silenzio.Natale in un motel.Al Mirò per la Befana ti appendono la calza al camino finto, chissà quali delizie a Natale.Intanto Il Salsizza nella sua cameretta scrive la lettera per Papà Natale, tutti rimaniamo bambini nel nostro cantuccio, fuori piove, Roemer lo sta pensando, ma lui non lo sa
Caro Pappa Natale
anche quest anno ti chiedo soltanto una cosa: non farci mai mancare la ciccia buona da mangiare.Il resto fai tu,che siano giocattoli vestiti o panettoni, meglio se panettoni, con l'uvetta.E i canditi.
Di 25 dicembre con la i ce ne sono pochi, anzi uno, tutti gli altri sono la solita festività che si ripete.L'uomo fuori dal comune la mattina di Natale guarda Vatel registrato.
Sotto l'albero di cartone un solo dono.
La caffettiera a forma di mucca.
Che caffè la mattina.One coffee uomo.
E poi subito in strada.
Eccoli li gli uomini che girano, si telefonano. si fanno gli auguri, saltellano.
Un saluto a Salsizza col tartufone in una mano e un negrone nell'altra.Una strizzatina di occhio assai complice al Grinch.E di nuovo via.
Via dalla luce,via dalla gioia del branco, giù dal palcoscenico, un salto nel silenzio
giovedì, dicembre 21, 2006
homo sapiens
Blueno si sveglia e ha fame.
Mangia cinghiale.
Cinghiale avanzato dalla sera prima.
Sera prima in cui si festeggiava.
Si festeggiava qualcosa
Blueno si alza e rotea la clava con gusto.
La rotea per incominciare la giornata.
Bici' non cè.
Bici' sarà andato di nuovo a fare i suoi qualcosa.
Sarà andato a spiare i dinosauri.
A guardar eruttare i vulcani.
A impedire l'evoluzione di un'altra specie.
Blueno cammina cammina.
E' molto stanco.
Gli uomini preistorici si stancano molto camminando.
Molto.
Si ferma su un piccolo sperone di roccia da cui si può guardare lo stupefacente spettacolo del sole che sorge su un mondo ancora tutto da fare.
Si ferma per fare pipi'.
Blueno non guarda meravigliato lo stupefacente spettacolo.
Lo ha già visto mille volte.
Ha già letto anche il libro.
Blueno finalmente scorge la sagoma di Bici' in cima a un promontorio che domina sull'immensa foresta vergine ricca di colori e di meraviglie.
Blueno aspetta che l'amico finisca di fare la cacca.
Finalmente arriva Bici'.
La cacca era dura.
Bici' è preoccupato, un'altra tribù è arrivata da nord attratta dalla ricca sorgente di acqua pura.
Invade il loro prezioso territorio di caccia.
Sono tanti.
Blueno smette di roteare la clava.
Bici' consiglia di aspettare.
Aspettare cosa?
L'invenzione del veleno.
Mangia cinghiale.
Cinghiale avanzato dalla sera prima.
Sera prima in cui si festeggiava.
Si festeggiava qualcosa
Blueno si alza e rotea la clava con gusto.
La rotea per incominciare la giornata.
Bici' non cè.
Bici' sarà andato di nuovo a fare i suoi qualcosa.
Sarà andato a spiare i dinosauri.
A guardar eruttare i vulcani.
A impedire l'evoluzione di un'altra specie.
Blueno cammina cammina.
E' molto stanco.
Gli uomini preistorici si stancano molto camminando.
Molto.
Si ferma su un piccolo sperone di roccia da cui si può guardare lo stupefacente spettacolo del sole che sorge su un mondo ancora tutto da fare.
Si ferma per fare pipi'.
Blueno non guarda meravigliato lo stupefacente spettacolo.
Lo ha già visto mille volte.
Ha già letto anche il libro.
Blueno finalmente scorge la sagoma di Bici' in cima a un promontorio che domina sull'immensa foresta vergine ricca di colori e di meraviglie.
Blueno aspetta che l'amico finisca di fare la cacca.
Finalmente arriva Bici'.
La cacca era dura.
Bici' è preoccupato, un'altra tribù è arrivata da nord attratta dalla ricca sorgente di acqua pura.
Invade il loro prezioso territorio di caccia.
Sono tanti.
Blueno smette di roteare la clava.
Bici' consiglia di aspettare.
Aspettare cosa?
L'invenzione del veleno.
martedì, dicembre 19, 2006
Twilight
Inno alle muse dinamiche
Oh dolci muse,
che indirizzate i nostri sguardi
a ciò cui più son usi,
che mostrate i vostri musi
agli intelletti ottusi
chiusi
ai vostri modi silvani
alla vostra melodia cortese
che adorna le chiese
che schiude i cancelli
dei luoghi più belli
è un tacito evento
del moto più lento
men lento
che infine riscatta
quel gesto d'Isacco
che libera e muove
le nostre flussioni
e nel limitare
la libera e pura
coscienza d'amare.
a ciò cui più son usi,
che mostrate i vostri musi
agli intelletti ottusi
chiusi
ai vostri modi silvani
alla vostra melodia cortese
che adorna le chiese
che schiude i cancelli
dei luoghi più belli
è un tacito evento
del moto più lento
men lento
che infine riscatta
quel gesto d'Isacco
che libera e muove
le nostre flussioni
e nel limitare
la libera e pura
coscienza d'amare.
intermezzo
Analfabeti si sfidano in gloriose gare di eloquenza, nell'angolo un'antica zingara si adopera nel business dei tarocchi. Il cielo è coperto da un tendone da circo e appena si intravede una briciola di stella; per pavimento i bisogni dei bisonti, le trippe per i gatti, il fallo inacidito di un vecchio professore, la mazza ferrata di Vercingetorige. Là in fondo c'è un' orchestrina sgangherata, caffè messicano in abbondanza e tante altre belle cose
di pessimo gusto.
Qui in questa savana di sogni domina un atmosfera jazz, d'improvvisazione,
ma io sono stanco, un divanetto rosso con un piccolo forellino dovuto ad una bruciatura simula un orgasmo, mi siedo, anche se so benissimo che finge; lascio gestire ai pagliacci l'orgia che si stava consumando fra elefanti
e penso
l'Opèra Bastille troneggia nel buio della notte,
la figlia del dottore trombeggia nella luce della sua stanza,
poco importa se quel mazzolin che reca in mano non è di fiori di stagione
la prendo
prendo tutto
la donzelletta vien nella campagna;
la maestrina fottitrice scelta ci ha insegnato un sacco di cose che si dice siano utili: ci ha insegnato a scrivere, a leggere,
a pensare,
ci ha insegnato il nazionalismo, il fanatismo, il campanilismo, l'Internazionalismo, il populismo, l'Ebraismo, il fascismo, il paternalismo,
le guerre, i trattati di pace, l'embargo;
ma se ci avesse insegnato che tutte queste cose non avremmo dovuto studiarle se solo avessimo assecondato le sue voglie,
se quelle voglie fossero state anche le nostre,
così, ignoranti, forse avremo vissuto meglio di quelli che conoscono la pace solo perchè c'è la guerra, le cose buone solo per distinguerle dalle cattive, il dolore solo per opporlo al piacere
e così, ignoranti, avremmo vissuto senza sapere niente della morte, nè della vita, ma saremmo stati felici senza sapere che cos'è il dolore
peccato che la maestrina fosse un cesso
di pessimo gusto.
Qui in questa savana di sogni domina un atmosfera jazz, d'improvvisazione,
ma io sono stanco, un divanetto rosso con un piccolo forellino dovuto ad una bruciatura simula un orgasmo, mi siedo, anche se so benissimo che finge; lascio gestire ai pagliacci l'orgia che si stava consumando fra elefanti
e penso
l'Opèra Bastille troneggia nel buio della notte,
la figlia del dottore trombeggia nella luce della sua stanza,
poco importa se quel mazzolin che reca in mano non è di fiori di stagione
la prendo
prendo tutto
la donzelletta vien nella campagna;
la maestrina fottitrice scelta ci ha insegnato un sacco di cose che si dice siano utili: ci ha insegnato a scrivere, a leggere,
a pensare,
ci ha insegnato il nazionalismo, il fanatismo, il campanilismo, l'Internazionalismo, il populismo, l'Ebraismo, il fascismo, il paternalismo,
le guerre, i trattati di pace, l'embargo;
ma se ci avesse insegnato che tutte queste cose non avremmo dovuto studiarle se solo avessimo assecondato le sue voglie,
se quelle voglie fossero state anche le nostre,
così, ignoranti, forse avremo vissuto meglio di quelli che conoscono la pace solo perchè c'è la guerra, le cose buone solo per distinguerle dalle cattive, il dolore solo per opporlo al piacere
e così, ignoranti, avremmo vissuto senza sapere niente della morte, nè della vita, ma saremmo stati felici senza sapere che cos'è il dolore
peccato che la maestrina fosse un cesso
lunedì, dicembre 18, 2006
IV: This is the rhythm of the night
"Un interno borghese, di una media borghesia di provincia: due donne, l'una che cuce e l'altra seduta al panoforte, nè brutte, nè, meno che mai, belle.
La cosa che stupisce di più è il titolo:
L'overture del Tannhauser
L'overture del Tannhauser, la grande opera di Wagner!?
Wagner, al suono delle sue melodie si potrebbero compiere le gesta più grandiose, turpi, eroiche,
le più sublimi imprese erotiche!
Ma l'ispirazione erotica presto svanisce con le due scialbe donnette, la grandiosità e la turpitudine non trovano spazio in questa dimensione dimessa e il contrasto è fin troppo evidente: un interno borghese e due dame normali, l'una che non cuce neanche troppo bene, l'altra che non suona neppure troppo male; forse per Cézanne la vita è questo: una monotonia fatta di esercizio musicale e calzini da rammendare, che può essere incenerita dall'insopprimibile aspirazione all'Arte, ma che è subito pronta a risorgere dalle ceneri."
"Taci arlecchino, non ti ho certo scelto per la tua parlantina e ascolta la mia ode
e godi
mutande strappate al suono
di una qualche esaltante melodia wagneriana
voi non foste sprecate
non piangete fanciulle
nè pianga Venere, nè gli Amorini
neppure quei froci degli uomini dallo spirito gentile
non furono sprecate
non piangete
e ascoltate:
voi foste il biglietto del treno strappato
per il Paradiso
o per l'Inferno
voi ci salvaste dal borghese purgatorio
ti piace Arlecchino?"
"si, monsieur"
"ti piace la mia verga? ora ti legno, e al ritmo di una di queste composizioni rischio veramente di ammazzarti"
"fate pure"
"farò purè di te"
O Fortuna!
domenica, dicembre 17, 2006
parole sussurrate (dal verro temporale)
Il verro temporale si avvicinò al mio orecchio un mattino di dicembre...portava saggezza empirica: soteria proveniente dal futuro. Inutile dirvi il mio stupore quando vidi a pochi pollici da me il muso umido e impastato recitare le seguenti parole: "non sei ludicamente appagato old sport..." dopo il momento di iniziale smarrimento riuscii a rispondere qualcosa dettato da una lucidità onirica che avevo conosciuto raramente. Qualunque cosa rispuosi allora adesso non saprei certo ricordarla, ma impressa a fuoco nella mia tavolata mentale tiranneggia ancora il motto del verro: "Perle ai porci old sport, tu rendi fin troppo vero questo detto; hai tra le mani gioielli inestimabili ma li adoperi con sufficienza, li temi con falsa modestia: ti mancano le basi per giocare ai giochi che sai, ti mancano le basi per essere ludicamente appagato, per essere un vero giocatore."
Il verro aveva mosso qualcosa in me.
"E' consigliabile che tu, prima di urlare sher got nelle piane online del wolfenstein , prima di manovrare qualunque bot of unlimited tranformation, prima di unirti alle banche dati degli orchi o a quelle degli elfi, prima di scegliere la tua fazione nella lotta delle gilde, scopra lo spirito del giocatore, ripercorrendo in prima persona le pietre miliari che ti sono ingote..."
Ma questo era molto tempo fa, il verro è partito e la terra si prepara a nuovi cicli, tuttavia, quelle parole sono state per me fonte di ispirazione, di grande ispirazione: cosi', riscoprendo gli scacchi nei telefoni dei vicini di banco, ritrovando i giochi più umili, ripercorrendo con la mente le strade battute a suo tempo tra adventure pirateschi e rpg mai conclusi, sono giunto a quello che ritengo un punto di snodo centrale della mia avventura: Zelda, Zelda Ocarina Of Time.
Perchè non son io coi miei pastori?E' tempo di giocare...
Il verro aveva mosso qualcosa in me.
"E' consigliabile che tu, prima di urlare sher got nelle piane online del wolfenstein , prima di manovrare qualunque bot of unlimited tranformation, prima di unirti alle banche dati degli orchi o a quelle degli elfi, prima di scegliere la tua fazione nella lotta delle gilde, scopra lo spirito del giocatore, ripercorrendo in prima persona le pietre miliari che ti sono ingote..."
Ma questo era molto tempo fa, il verro è partito e la terra si prepara a nuovi cicli, tuttavia, quelle parole sono state per me fonte di ispirazione, di grande ispirazione: cosi', riscoprendo gli scacchi nei telefoni dei vicini di banco, ritrovando i giochi più umili, ripercorrendo con la mente le strade battute a suo tempo tra adventure pirateschi e rpg mai conclusi, sono giunto a quello che ritengo un punto di snodo centrale della mia avventura: Zelda, Zelda Ocarina Of Time.
Perchè non son io coi miei pastori?E' tempo di giocare...
venerdì, dicembre 15, 2006
voglio mettere una galleria di foto
anzi di ritratti
tratti dall'antica galleria di ritratti
di versailles
deve essere come versailles
tutto come a versailles
le feste e tutto il resto
le cortigiane che la danno facile
Tutto come a Versailles
bisogna fare come il re Sole
bisogna fare come in Francia,
Non sono pazzo
VOGLIO VOGLIO
VOGLIOOOOOOOOOOO
anzi di ritratti
tratti dall'antica galleria di ritratti
di versailles
deve essere come versailles
tutto come a versailles
le feste e tutto il resto
le cortigiane che la danno facile
Tutto come a Versailles
bisogna fare come il re Sole
bisogna fare come in Francia,
Non sono pazzo
VOGLIO VOGLIO
VOGLIOOOOOOOOOOO
III: bella stronza
giovedì, dicembre 14, 2006
mercoledì, dicembre 13, 2006
II
Entro nella galleria. Non fraintendetemi, intendo galleria d’Arte; non fraintendetemi ancora: intendo esposizione, mostra,
Mostramela: fraintendetemi pure, se no qui si fa notte; anzi, è già notte: fuori.
Come due uccelli notturni siamo calati nell’edificio. Arlecchino grazie alle sue conoscenze altolocate mi ha portato qui, di notte, quando non c’è nessuno a parte qualche guardiano voyeur e qualche noiosa mosca cieca.
Dunque chiedo alla marchetta che ha nuovamente assunto la sua posizione pensante di farmi vedere l’opera. Tace e acconsente: acconsentire è la sua specialità.
Quanto a tacere…
”eccola”, me disge o zuenottu
E alua mi la veddu…
…veddu a lanterna, a câva…
…riveddu aa seja Zêna 'nlyminaa…
Ghe schersu letture!
La vedo.
Anzi, lo vedo: c’è un bambino inginocchiato in un angolo, sembra che pianga, o forse sta pregando.
Sembra un bambino.
“Di questo sol ti priego: avviciniamoci”
È troppo fermo, è imbalsamato…
Non si tratta di un bambino, i capelli…quei capelli…
Quel collo…
“avvicinati”
Lo guardo, lo vedo in volto...
Baffetti!?
BAFFETTI!
Indietreggio orripilato, poi mi accorgo di aver provato qualcosa di sublime: qualcosa di smisuratamente e incommensurabilmente qualcosa…non un orgasmo…ho assistito a un parto; di un genio: un bambino dal volto di Hitler.
Scatto dietro la mia guida, per proteggermi, d‘accordo è un bambino, un patetico bambino finto dal volto di Hitler: certo altre volte mi avrebbe concesso del facile umorismo. Ma ora no, lo so io perché:
Dal
Terribile, tragico, orribile
Nasce il sublime
È un parto tragico
Urla e strepita
Defeca dallo sforzo
Madre natura
E’ un parto orribile
Il nascituro
Non piange
Ma è ben vispo
Ti scruta con quegli occhi di diamante
Ti tremano le mani
Lo lasci cadere
Senti il vuoto
Ti esplode dentro
Piangi bambino cornuto
Piangi
E lui non piange
Continua a guardarti
E poi tutto svanisce
E tu cadi al suolo
Bambino terribile(*)
Arlecchino mi racconta delle convulsioni e degli spasmi che mi hanno colto. La mia unica risposta è il silenzio. Mi devo ancora riprendere quando comincia:
“Credevi che fosse un bambino; da molti è considerata l’incarnazione di tutti i mali del novecento. E’ andato al potere perché tutti l’hanno visto solo davanti, si sono lasciati ingannare dalla sua Arte: l‘Arte non fa altro che ingannare; "i poeti, che brutte creature!" Dice compagno Francesco. Ma dico se avessero visto dietro cosa c’era: un bambino che piange in un angolo: dietro ogni mostro c’è un bambino che piange in un angolo.
Se avessero visto.
POST-TRAUMATICO UMORISMO
innanzi tutto l'asterisco (*) enfant terrible
che sgorbio di bambino
che brutta cera!
mazza aò chissà la madre
" " " er padre (me frega già de meno
ma se ho pijo je meno)
Tiratina moralizzante:
Dunque, non badate troppo alle apparenze, a meno che non vogliate tirare due colpetti: d’accordo questo è un bambino, e poi è veramente un mostro, ma il mio discorso tendeva più all’astrazione; quindi, se non dovete ciulare badate alla sostanza e non alla forma, a meno che voi non facciate come me e non intendiate sostanza la sub-stanza ovvero ciò che c'è sotto non il tessuto dell'epidermide bensì il tessuto dell'abito…ma non perdiamoci in cavilli linguistici, s'è capito; poi è quasi giorno: è ora di andare a dormire.
Un’altra cosuzza: state attenti a come educate i vostri figli, che poi se vanno a puttane e si sbronzano è grave ma siate pronti a suonare l’allarme rosso se:
se vi accorgete che sono negri e voi bianchi (e anche a mamma).
se vi accorgete che sono bianchi ed escono con un negro.
se hanno perso le mani non in battaglia ma facendo a pugni…anzi a pugnette.
<=> (se e soprattutto se; grazie Moirano) dicono di uscire con Malcom X, perchè:
1) è un animale, er pantera: a bestia più figa dela tera
2) è neretto
3) è morto e allora: a) vi sta raccontando una mussa b) non ci vogli pensare, sono un ragazzo pudico io! come Bomber Bombanti che se n' è bombati tanti.
dunque seguite i consigli e vivete tranquilli, e regalate a vostro figlio un bel rasoio.
Mostramela: fraintendetemi pure, se no qui si fa notte; anzi, è già notte: fuori.
Come due uccelli notturni siamo calati nell’edificio. Arlecchino grazie alle sue conoscenze altolocate mi ha portato qui, di notte, quando non c’è nessuno a parte qualche guardiano voyeur e qualche noiosa mosca cieca.
Dunque chiedo alla marchetta che ha nuovamente assunto la sua posizione pensante di farmi vedere l’opera. Tace e acconsente: acconsentire è la sua specialità.
Quanto a tacere…
”eccola”, me disge o zuenottu
E alua mi la veddu…
…veddu a lanterna, a câva…
…riveddu aa seja Zêna 'nlyminaa…
Ghe schersu letture!
La vedo.
Anzi, lo vedo: c’è un bambino inginocchiato in un angolo, sembra che pianga, o forse sta pregando.
Sembra un bambino.
“Di questo sol ti priego: avviciniamoci”
È troppo fermo, è imbalsamato…
Non si tratta di un bambino, i capelli…quei capelli…
Quel collo…
“avvicinati”
Lo guardo, lo vedo in volto...
Baffetti!?
BAFFETTI!
Indietreggio orripilato, poi mi accorgo di aver provato qualcosa di sublime: qualcosa di smisuratamente e incommensurabilmente qualcosa…non un orgasmo…ho assistito a un parto; di un genio: un bambino dal volto di Hitler.
Scatto dietro la mia guida, per proteggermi, d‘accordo è un bambino, un patetico bambino finto dal volto di Hitler: certo altre volte mi avrebbe concesso del facile umorismo. Ma ora no, lo so io perché:
Dal
Terribile, tragico, orribile
Nasce il sublime
È un parto tragico
Urla e strepita
Defeca dallo sforzo
Madre natura
E’ un parto orribile
Il nascituro
Non piange
Ma è ben vispo
Ti scruta con quegli occhi di diamante
Ti tremano le mani
Lo lasci cadere
Senti il vuoto
Ti esplode dentro
Piangi bambino cornuto
Piangi
E lui non piange
Continua a guardarti
E poi tutto svanisce
E tu cadi al suolo
Bambino terribile(*)
Arlecchino mi racconta delle convulsioni e degli spasmi che mi hanno colto. La mia unica risposta è il silenzio. Mi devo ancora riprendere quando comincia:
“Credevi che fosse un bambino; da molti è considerata l’incarnazione di tutti i mali del novecento. E’ andato al potere perché tutti l’hanno visto solo davanti, si sono lasciati ingannare dalla sua Arte: l‘Arte non fa altro che ingannare; "i poeti, che brutte creature!" Dice compagno Francesco. Ma dico se avessero visto dietro cosa c’era: un bambino che piange in un angolo: dietro ogni mostro c’è un bambino che piange in un angolo.
Se avessero visto.
POST-TRAUMATICO UMORISMO
innanzi tutto l'asterisco (*) enfant terrible
che sgorbio di bambino
che brutta cera!
mazza aò chissà la madre
" " " er padre (me frega già de meno
ma se ho pijo je meno)
Tiratina moralizzante:
Dunque, non badate troppo alle apparenze, a meno che non vogliate tirare due colpetti: d’accordo questo è un bambino, e poi è veramente un mostro, ma il mio discorso tendeva più all’astrazione; quindi, se non dovete ciulare badate alla sostanza e non alla forma, a meno che voi non facciate come me e non intendiate sostanza la sub-stanza ovvero ciò che c'è sotto non il tessuto dell'epidermide bensì il tessuto dell'abito…ma non perdiamoci in cavilli linguistici, s'è capito; poi è quasi giorno: è ora di andare a dormire.
Un’altra cosuzza: state attenti a come educate i vostri figli, che poi se vanno a puttane e si sbronzano è grave ma siate pronti a suonare l’allarme rosso se:
se vi accorgete che sono negri e voi bianchi (e anche a mamma).
se vi accorgete che sono bianchi ed escono con un negro.
se hanno perso le mani non in battaglia ma facendo a pugni…anzi a pugnette.
<=> (se e soprattutto se; grazie Moirano) dicono di uscire con Malcom X, perchè:
1) è un animale, er pantera: a bestia più figa dela tera
2) è neretto
3) è morto e allora: a) vi sta raccontando una mussa b) non ci vogli pensare, sono un ragazzo pudico io! come Bomber Bombanti che se n' è bombati tanti.
dunque seguite i consigli e vivete tranquilli, e regalate a vostro figlio un bel rasoio.
scooter, vacanze, autunno
Il bolscevico mutante guardò, oltre quella che supponeva essere la prua del battello Conradiano su cui erano, dritto negli occhi del buio degno della Genesi che si stendeva innanzi a loro: oltre le porte di Tannhauser, oltre il buio oltre la siepe, oltre le genti e le età.Silver Surfer, l'Amore e Cerere con tutto il resto dell'equipaggio sbrigarono le loro faccende mentre erbivori titanici e senza nome fiutavano il loro passaggio lungo la via dei re.Il bolscevico mutante che scrutava quel seppia non era lo stesso che avevamo già incontrato: non era nè un tipo nè un personaggio, era un qualcos'altro: qualcos'altro che sapeva solo quello che non era.Oltre quel buio il bolscevico mutante vedeva esplodere la vitalità della natura, vedeva nascere un nuovo papa e sentiva la fiducia del saio di un maestro illuminato, vedeva la caducità e l'attesa, vedeva una fiera in cui si compra e una fiera in cui si vende.Il bolscevico mutante osservò brevemente che se si hanno due mani è per un motivo: una è fatta per fare e l'altra per correggere, ma la sua attenzione venne prontamente attratta da qualcos'altro, qualcosa che nei periodi di ebbrezza successivi rievocò sempre con la frase: "Vote for Pedro, and all your wildest dreams will come true".
Sorrise: lui l'aranciata l'aveva pagata.
Sorrise: lui l'aranciata l'aveva pagata.
martedì, dicembre 12, 2006
I
Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so ch'Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io con lui.
Amore per l'Arte,
armonia, ritmo,
corrispondenze, iterazioni,
rapporti...
arte che parla di se stessa,
unicamente di se stessa,
che non ci insegna niente
come l'amore insomma
o un film porno d'autore
e così con la bassa pretesa di pervertire e non di insegnare vi annunzio la nascita della mia sordida rubrica:
la sagra dell'arte
Maschera tratta dalla commedia dell'Arte, chi meglio di codesto personaggio poteva farci da guida nel nostro viaggio nella selva misteriosa? Non certo un sessualmente pavido Virgilio.
Seduto in un cafè, probabilmente di Parigi, lui certo non pensava a te, e neanche era il ventinove settembre, a onor del vero.
A onor del vero egli aspettava; aspettava pensando.
E’ chiaro che stesse pensando; fumava: tutte quelle sigarette, gli facevano compagnia. Poi la gente gli viveva intorno e i fiori, uno dei quali considerava vezzosamente gli facesse da corona, lo snobbavano pensando egoisticamente alla loro decadenza e ai toni di colore che si perdevano nel buio, che stava calando, là fuori.
Tra poco si sarebbero accese le luci e sarebbe cominciata una nuova vita, uguale a quella vecchia.
ma chi aspettava Arlecchino? così vestito? così travestito?
campione dell'ambiguo gli fa corona un fiore:
dunque re;
e quella posizione così languida,
e quel rossetto acceso, quelle vesti pretenziose,
e le sopracciglia disegnate.
Non sarà lui a decidere chi far sedere, sebbene con una mano tenga caldo il posto;
dunque re: re delle marchette
Mi siedo e gli chiedo chi sia. Mi risponde “quello che vuoi che io sia”; lo dice con una tranquillità surreale, probabilmente resa tale dalla consuetudine.
“vorrei che tu fossi il nostro gigolò dell’Arte”
“Bene, allora sarò il vostro
gigolo dell'arte, monsieur”
Noto un guizzo di vitalità: questo non gliel’aveva mai chiesto nessuno.
Sono commosso: l’arte è così, ti commuove; ti fa piangere la mutanda
cercar non so ch'Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io con lui.
Amore per l'Arte,
armonia, ritmo,
corrispondenze, iterazioni,
rapporti...
arte che parla di se stessa,
unicamente di se stessa,
che non ci insegna niente
come l'amore insomma
o un film porno d'autore
e così con la bassa pretesa di pervertire e non di insegnare vi annunzio la nascita della mia sordida rubrica:
la sagra dell'arte
Maschera tratta dalla commedia dell'Arte, chi meglio di codesto personaggio poteva farci da guida nel nostro viaggio nella selva misteriosa? Non certo un sessualmente pavido Virgilio.
Seduto in un cafè, probabilmente di Parigi, lui certo non pensava a te, e neanche era il ventinove settembre, a onor del vero.
A onor del vero egli aspettava; aspettava pensando.
E’ chiaro che stesse pensando; fumava: tutte quelle sigarette, gli facevano compagnia. Poi la gente gli viveva intorno e i fiori, uno dei quali considerava vezzosamente gli facesse da corona, lo snobbavano pensando egoisticamente alla loro decadenza e ai toni di colore che si perdevano nel buio, che stava calando, là fuori.
Tra poco si sarebbero accese le luci e sarebbe cominciata una nuova vita, uguale a quella vecchia.
ma chi aspettava Arlecchino? così vestito? così travestito?
campione dell'ambiguo gli fa corona un fiore:
dunque re;
e quella posizione così languida,
e quel rossetto acceso, quelle vesti pretenziose,
e le sopracciglia disegnate.
Non sarà lui a decidere chi far sedere, sebbene con una mano tenga caldo il posto;
dunque re: re delle marchette
Mi siedo e gli chiedo chi sia. Mi risponde “quello che vuoi che io sia”; lo dice con una tranquillità surreale, probabilmente resa tale dalla consuetudine.
“vorrei che tu fossi il nostro gigolò dell’Arte”
“Bene, allora sarò il vostro
gigolo dell'arte, monsieur”
Noto un guizzo di vitalità: questo non gliel’aveva mai chiesto nessuno.
Sono commosso: l’arte è così, ti commuove; ti fa piangere la mutanda
i conti tornano
baro torna e tutti sono felici, promette comics ma torna con solo uno disegno, comunque felici: si raccoglie un legna per fare falò: storie di paura intorno al fuoco: terrore! la storia di baro:
ci sono due conti che vanno a pranzo da un amico..?
Finito di mangiare l'amico li invita anche per la cena e accettano, ma però i conti devono avvertire il loro cuoco personale che non preparare una cena inutile, il perchè appunto sarebbero rimasti all'amico. Allora allora decidono di mandarli un foglietto con con scritto:
2+7=11
e il cuoco capisce tutto. Come?
domenica, dicembre 10, 2006
Eta Beta
Colgo l'occasione per ringraziare Blogger Beta per averci permesso di rinnovare iPiroga una volta per tutte come speravamo da mesi.
iPiroga Club Cafè sarà la nostra iPiroga D'oro.
E per ricordarvi il televoto di SNL amici catatonici.
E per salutare un grande del giornalismo sportivo che ci ha lasciati.
Ciao Alberto D'aguanno,ci mancherai.
iPiroga Club Cafè sarà la nostra iPiroga D'oro.
E per ricordarvi il televoto di SNL amici catatonici.
E per salutare un grande del giornalismo sportivo che ci ha lasciati.
Ciao Alberto D'aguanno,ci mancherai.
ordinaria amministrazione
Gioite caballeri. Il passaggio da blogger al neonato blogger beta è stato rapido e indolore. Dovete solo creare un vostro google account ed accettare gli inviti che sono stati recapitati nelle vostre caselle di posta. Coloro che allora non vollero piegarsi al trasferimento bene fecero (bene fecerunt, per i più anziani di essi) perchè ora il futuro è passato a prenderci.
giovedì, dicembre 07, 2006
martedì, dicembre 05, 2006
Yes, smaller than the smallest, I meant something, too.
il bolscevico mutante: lento, timoroso, alto poco più che un soldo di cacio. esce dalla sua tana scavata nel cloruro di sodio del portapenne sul tavolo dello studiolo buono, quello che la badante spolvera col piumino più pregiato, con la cura più attenta alle piccole cose di ottimo gusto che rendono prestigioso lo studiolo di monsieur...e spazzola e dimostra la cura più attenta per i cartigli, le lampade i goniometri, la cura per tutto: tranne che per il lento, timoroso, piccolo bolscevico mutante. ma il bolscevico mutante non sa nulla di tutto questo: guarda affascinato spirali iperboliche attorcigliarsi fra le crepe del legno pregiato e aspetta ansioso i regali che silver surfer gli ha promesso...ma oggi per il bolscevico mutante non è un giorno come gli altri: ha battuto il piccolo principe e prospero a freccette, nelle sue lettere alla terra scriverà di aver compiuto imprese senza pari...
lunedì, dicembre 04, 2006
Ridi Catone
Dedicato a te, alla tua lucente armonia,
incarnato delicato
ascella al rosmarino
potente fra gli aromi
conditore di piatti
soporiferi e veramente sconsigliati;
ebbene tu,
fottila,
e fa che la sua sottomissione
non sia solo una vittoria mutilata
mezzagambalesta di un finocchio poco dotato.
Censore censimi, ormai non scrivo più che peccaminose volgarità a sfondo sessuale; e me ne glorio!
incarnato delicato
ascella al rosmarino
potente fra gli aromi
conditore di piatti
soporiferi e veramente sconsigliati;
ebbene tu,
fottila,
e fa che la sua sottomissione
non sia solo una vittoria mutilata
mezzagambalesta di un finocchio poco dotato.
Censore censimi, ormai non scrivo più che peccaminose volgarità a sfondo sessuale; e me ne glorio!
venerdì, dicembre 01, 2006
OK sagace
La maggior parte dei blog funziona come Franco Battiato: qualunque produzione artistica al loro interno ha in fondo il solo scopo di (di)mostrarti quante cose sanno e quante cose hanno visto.
Le cose interessanti si leggono solo: se si è visto qualcosa di interessante o era in seconda serata o era un film francese.Le minoranze continuano ad esistere anche se un personaggio su due del panorama cinematografico e letterario appartiene ad una minoranza.Le persone normali e le persone strane non esistono. Questa è presunzione. Ai caballero la presunzione piace. Ma non piace di piacere vero, piace del timore riverenziale che prova il professore abitudinario di filosofia nei confronti del pettine di Dirichlet.E proprio come il suddetto pettine è Ipiroga: esiste ovunque ma è continuamente discontinuo.nel prossimo post potrò quindi dire che "Questa non è presunzione", intitolerò il mio scritto "OkComputer(?)" e decanterò forse in un eccessivo panegirico le qualità delle Radiotesta.Il peggior nemico di un'affermazione Ipiroga, Fandango o club cafè che sia, è un'altra affermazione Ipiroga.Ci muoviamo tra gli asintoti, tra le mezze verità e i falsi in sbilancio, ci muoviamo in un campo minato, sospesi a quota 0 o 1 nella polvere di stelle del Dirichlet: il potere (purtroppo) non ci logora.
Le cose interessanti si leggono solo: se si è visto qualcosa di interessante o era in seconda serata o era un film francese.Le minoranze continuano ad esistere anche se un personaggio su due del panorama cinematografico e letterario appartiene ad una minoranza.Le persone normali e le persone strane non esistono. Questa è presunzione. Ai caballero la presunzione piace. Ma non piace di piacere vero, piace del timore riverenziale che prova il professore abitudinario di filosofia nei confronti del pettine di Dirichlet.E proprio come il suddetto pettine è Ipiroga: esiste ovunque ma è continuamente discontinuo.nel prossimo post potrò quindi dire che "Questa non è presunzione", intitolerò il mio scritto "OkComputer(?)" e decanterò forse in un eccessivo panegirico le qualità delle Radiotesta.Il peggior nemico di un'affermazione Ipiroga, Fandango o club cafè che sia, è un'altra affermazione Ipiroga.Ci muoviamo tra gli asintoti, tra le mezze verità e i falsi in sbilancio, ci muoviamo in un campo minato, sospesi a quota 0 o 1 nella polvere di stelle del Dirichlet: il potere (purtroppo) non ci logora.
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