Segno per segno i mutamenti astrali di un 2010 che si preannuncia più balordo anche dell'anno passato. Bye bye 2009!
Pollastra : per le nate sotto questo segno si prevede un primo trimestre 2010 pieno zeppo di gallo, un secondo trimestre pieno zeppo di gallo, un terzo trimestre pieno zeppo di gallo, un quarto trimestre chicchiricchiii.
Cotechino : intramontabile segno iPiroga, ogni anno che passa per lui è sempre più dura. Tuttavia la crisi ha dato una boccata d'ossigeno quest'anno, ma il prossimo sarà tutta un'altro mangiare.
Bonfa : per i nati sotto il segno del Bonfa è tempo di prendere le proprie cose, metterle in una valigia e tornarsene a nuoto a nutrirsi di arancini alla Norma.
Palestrato : neanche nel 2010 vincerete Mister Olimpia.
Fotografo : neanche nel 2010 vincerete Mister Olympus.
Aquaria Negresco : nuovo anno da dimenticare, se confrontato alla chiusura del 2009, con quei due polli italiani che si sono fatti spennare vivi. "Bacc Bacc ci hanno rubato tutto"
Metal Slug ; per i nati sotto questo segno Venere propizia nel 2010, durante i titoli di coda, di nascosto, vi farete un elmetto di un soldato tedesco. E vi piacerà da morire.
Cicciolina : a Cicciolina non piace stare solo sotto il segno, ma gradisce anche sopra, davanti, dietro. E in questo momento gradisce anche salutare l'autore di questa rubrica.
Mario Tennis : per i nati sotto il segno di Mario Tennis un primo semestre da smash dal punto di vista lavorativo, mentre manrovescio sul fronte sentimentale. Waluigi meglio di Wario, ma in difficoltà contro Peach e Toad. Secondo semestre a metà fra dk junior e shy guy.
Song Bilong & Song : segno jolly del 2010, attenzione fra giugno e luglio a non distrarvi con le minorenni shemale, ci sono i mondiali di calcio.
Efrem : segno flop del 2010. Lavoro up, famiglia super, soldi a valanga, ma fica sempre la stessa carestia degli ultimi desolanti anni.
Psicbiatra : busserà alla vosta porta, ai primi di gennaio, appena rientrati dalle ferie, l'unico nato sotto il segno dell'Efrem, per iniziare una serie di sedute che vi renderanno millionari.
Caballero : segno simpatia del 2010. Sarebbe il sesto anno di iPiroga, siete degli eroi.
mercoledì, dicembre 30, 2009
domenica, dicembre 27, 2009
Volo
Mi piacciono le montagne, ci voleva internet per farmelo capire.
E' una montagna con le gambe lunghe, cammina tenendosi pericolosamente in equilibrio su piccoli tacchi slanciati. I grandi laghi vogliono le grandi montagne, è una regola che non si deve scordare. La pioggia. Il ciclo dell'acqua.
Posso spiegarmi subito: un disegno su internet mi ha fatto perdere la ragione. Ho sentito il richiamo della foresta. Il disegno di una montagna con delle gambe da donna.
Come vorrei ritrovare quel disegno, mostrarlo a tutti e stamparlo, magari appendendolo incorninciato a genova, sopra alla scrivania.
Come un monito: ti piacciono le montagne.
Il punto è che se si vuole, essere ermetici, incomprensibili, è facile. Mi verrebbe da dire banale. Io è una vita che lo faccio: se non vuoi dire niente di te basta dire tutto con altre parole.
Oggi ho da fare.
Elvis ama Edu.
Ti rispetto.
Mi piacciono le montagne.
Stringendo, mi sento di poter dire che la comunicazione è di per sè incerta, effimera. Se la si vuole rendere incisiva va esagerata, gonfiata, distorta.
E' per questo che quando si mette a parlare la gente che gestisce i soldi, più spesso i tuoi, non si capisce più un cazzo.
E' per questo che...no, lasciamo stare.
Volo, o almeno mi sembra di volare.
Se leggi fra le righe, le righe non le leggi.
E' una montagna con le gambe lunghe, cammina tenendosi pericolosamente in equilibrio su piccoli tacchi slanciati. I grandi laghi vogliono le grandi montagne, è una regola che non si deve scordare. La pioggia. Il ciclo dell'acqua.
Posso spiegarmi subito: un disegno su internet mi ha fatto perdere la ragione. Ho sentito il richiamo della foresta. Il disegno di una montagna con delle gambe da donna.
Come vorrei ritrovare quel disegno, mostrarlo a tutti e stamparlo, magari appendendolo incorninciato a genova, sopra alla scrivania.
Come un monito: ti piacciono le montagne.
Il punto è che se si vuole, essere ermetici, incomprensibili, è facile. Mi verrebbe da dire banale. Io è una vita che lo faccio: se non vuoi dire niente di te basta dire tutto con altre parole.
Oggi ho da fare.
Elvis ama Edu.
Ti rispetto.
Mi piacciono le montagne.
Stringendo, mi sento di poter dire che la comunicazione è di per sè incerta, effimera. Se la si vuole rendere incisiva va esagerata, gonfiata, distorta.
E' per questo che quando si mette a parlare la gente che gestisce i soldi, più spesso i tuoi, non si capisce più un cazzo.
E' per questo che...no, lasciamo stare.
Volo, o almeno mi sembra di volare.
Se leggi fra le righe, le righe non le leggi.
giovedì, dicembre 24, 2009
Il Natale dei caballeros
Caro Babbo Natale,
te lo dico così a freddo, senza mezzi termini, ma tu non pensare male :
portaci un po' di fica, te ne prego.
Non ne chiediamo tanta, giusto un po', giusto il giusto.
Lo sappiamo che tu sei generoso e capisci quando c'è bisogno, e qui vi è il bisogno, questa iPiroga è la casa del bisogno. Non troppo bella, solo che si possa guardare rimanendone soddisfatti.
Non troppo simpatica, solo che non si voglia tirarle il ferro da stiro nei denti. Oppure quello che hai in magazzino, quello che ti è rimasto, lo so che è tardi.
Almeno due caballeros su tre vorrebbero una bella pollastrella, non chiediamo troppo no?
Pensa che bello sarebbe svegliarsi domani mattina e trovare una bella patatina sotto l'albero, vestita da babbo natale magari. Pensa che bello Babbo, pensa che bello.
(P.S. : ti ho fatto anche un disegno su come ci piacerebbe tanto tanto tanto)
martedì, dicembre 22, 2009
martedì, dicembre 08, 2009
Il P. del Q.
Essere o non essere, pomposo post per il quinquennio.
Le carte dei Tarocchi, come le lame di un frenetico multiplayer di GoldenEye, si sono piantate nei miei occhi: sono la lente che Ermete T. Marra mi ha prestato per scrivere questo post.
Notte densa di spunti: pericolo di divagazione, speranza di non buttare via niente. Come l' ottimo macellaio quando scanna la bestia taglia in modo da non sprecare carne, così l' Irreprensibile quando si trova immerso nella nube densa dell' ispirazione. Ma il pensiero non è solido come la carne, è liquido come il sangue. E scaturisce dai monti della Luna con dolore, nel chiaroscuro della luce rubata. Due bestie che leccano il sangue, un oscuro presagio. Non è la luce adatta per cercare la Verità, è una luce rapita al Sole, che suo malgrado confonde. Laggiù si intravede un sentiero.
La verità è solo metaforicamente questione di illuminazione; le pagine di Diritto dell' Unione europea sono ben illuminate, ma questo ha poco a che fare con la chiarezza. Non scordiamo poi l' esempio illustre di cecità e saggezza, Omero: fra le altre cose ci ha raccontato che ha ragione chi vince. Virgilio che ha fortuna chi fugge: con questi precedenti vedo poche possibilità di redenzione della coscienza collettiva italiana.
Quando si parla di verità bisogna essere scettici. Ognuno ha la sua verità. E se è vero che la Verità è una sola, ognuno ha il suo modo per raccontarla e per giungervi. Nella sagra dell' Arte abbiamo scrutato con sospetto alcuni celebri esempi di nesso fra pornografia e arte. Abbiamo parlato di arte e di peccato. Abbiamo trascurato in larga misura la Verità, considerandola come espressione valutativa: il vero buono, il falso cattivo. Ciò non poteva durare a lungo, perchè a forza di calunniare, mentire, sbeffeggiare, inquisire, castrare, sminuire, mal interpretare, finisce sempre per scaturirne una verità. Di solito in effetti la Verità è ingombrante, e si mette di mezzo.
La sagra dell' Arte, capolinea:
La verità sul mito di Edipo, e altre storie. Macroscopiche analogie.
Il vitello d’ oro. Frankenstein.
L’ uomo che crea, e creando pecca. Crea un’ immagine e la adora:
idolatria.
Edipo! Tu non esisti, questo il Vero!
Tua madre! Donna antica! Artefice del peccato originale!
Ti ha creato, ti ha amato e con te ha procreato.
Ha creduto in una sua creatura. L' ha messa sopra di sè. Ecco l’ orrore.
Il caso del vitello. Il popolo che lo creava lo credeva dio, a lui si raccomandava. Frankenstein: l’ artefice del mostro lo pensò per il bene dell’ uomo.
Tutto può essere facilmente sintetizzato con l' espressione: la creazione come peccato; la creazione è peccato perchè solo il dio può creare. Ecco la spiegazione del perchè l' Arte, creazione allo stato puro, spesso è stata additata come peccato.
La pornografia non centra nulla, avevamo preso un abbaglio, è un incidente di percorso. La pornografia è la degenerazione dell' Arte, il germe che distrugge la tensione al sublime: non sfiorerà più i picchi dell' Olimpo ma si fermerà a descrivere l' uomo come bestia.
Ecco la triste verità, il vero peccato e la falsa arte.
L' ultima domanda, la Domanda: a torto o ragione, secondo quanto appenda detto, l' arte può essere considerata peccato?
A torto!
La censura della creazione individuale nasce da un fraintendimento, da un superstizioso eccesso di cautela: Il dio va inteso come il nostro se' più profondo: il creativo, il mago, il bagatto.
Appena in tempo: e pensare che stavo per fare di iPiroga una pira.
Auguri iPiroga, hai compiuto cinque anni, stai diventando Arte.
Le carte dei Tarocchi, come le lame di un frenetico multiplayer di GoldenEye, si sono piantate nei miei occhi: sono la lente che Ermete T. Marra mi ha prestato per scrivere questo post.
Notte densa di spunti: pericolo di divagazione, speranza di non buttare via niente. Come l' ottimo macellaio quando scanna la bestia taglia in modo da non sprecare carne, così l' Irreprensibile quando si trova immerso nella nube densa dell' ispirazione. Ma il pensiero non è solido come la carne, è liquido come il sangue. E scaturisce dai monti della Luna con dolore, nel chiaroscuro della luce rubata. Due bestie che leccano il sangue, un oscuro presagio. Non è la luce adatta per cercare la Verità, è una luce rapita al Sole, che suo malgrado confonde. Laggiù si intravede un sentiero.
La verità è solo metaforicamente questione di illuminazione; le pagine di Diritto dell' Unione europea sono ben illuminate, ma questo ha poco a che fare con la chiarezza. Non scordiamo poi l' esempio illustre di cecità e saggezza, Omero: fra le altre cose ci ha raccontato che ha ragione chi vince. Virgilio che ha fortuna chi fugge: con questi precedenti vedo poche possibilità di redenzione della coscienza collettiva italiana.
Quando si parla di verità bisogna essere scettici. Ognuno ha la sua verità. E se è vero che la Verità è una sola, ognuno ha il suo modo per raccontarla e per giungervi. Nella sagra dell' Arte abbiamo scrutato con sospetto alcuni celebri esempi di nesso fra pornografia e arte. Abbiamo parlato di arte e di peccato. Abbiamo trascurato in larga misura la Verità, considerandola come espressione valutativa: il vero buono, il falso cattivo. Ciò non poteva durare a lungo, perchè a forza di calunniare, mentire, sbeffeggiare, inquisire, castrare, sminuire, mal interpretare, finisce sempre per scaturirne una verità. Di solito in effetti la Verità è ingombrante, e si mette di mezzo.
La sagra dell' Arte, capolinea:
La verità sul mito di Edipo, e altre storie. Macroscopiche analogie.
Il vitello d’ oro. Frankenstein.
L’ uomo che crea, e creando pecca. Crea un’ immagine e la adora:
idolatria.
Edipo! Tu non esisti, questo il Vero!
Tua madre! Donna antica! Artefice del peccato originale!
Ti ha creato, ti ha amato e con te ha procreato.
Ha creduto in una sua creatura. L' ha messa sopra di sè. Ecco l’ orrore.
Il caso del vitello. Il popolo che lo creava lo credeva dio, a lui si raccomandava. Frankenstein: l’ artefice del mostro lo pensò per il bene dell’ uomo.
Tutto può essere facilmente sintetizzato con l' espressione: la creazione come peccato; la creazione è peccato perchè solo il dio può creare. Ecco la spiegazione del perchè l' Arte, creazione allo stato puro, spesso è stata additata come peccato.
La pornografia non centra nulla, avevamo preso un abbaglio, è un incidente di percorso. La pornografia è la degenerazione dell' Arte, il germe che distrugge la tensione al sublime: non sfiorerà più i picchi dell' Olimpo ma si fermerà a descrivere l' uomo come bestia.
Ecco la triste verità, il vero peccato e la falsa arte.
L' ultima domanda, la Domanda: a torto o ragione, secondo quanto appenda detto, l' arte può essere considerata peccato?
A torto!
La censura della creazione individuale nasce da un fraintendimento, da un superstizioso eccesso di cautela: Il dio va inteso come il nostro se' più profondo: il creativo, il mago, il bagatto.
Appena in tempo: e pensare che stavo per fare di iPiroga una pira.
Auguri iPiroga, hai compiuto cinque anni, stai diventando Arte.
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